Il Cristo storico di David Donnini
Di Piton (del 07/04/2015 @ 14:56:35, in Societa',  3423 lettori)

Rovine di Gamala

Vi racconto subito la fine dei suoi ragionamenti, per attirare la vostra attenzione.

 

"Cristo dei vangeli possibile membro della famiglia di Giuda il galileo (forse il figlio primogenito del terrorista)"

E' la stessa conclusione a cui era giunto Luigi Cascioli nella sua "Favola di Cristo", questa volta però messa in forma possibilista.

I dati che prende in considerazione sono quelli riportati dai cronisti dell'epoca, vangeli compresi, integrati con le "recenti" scoperte delle rovine della città di Gamala e dei rotoli del Mar Morto.

Sottolinea come nei vangeli Gesù si trova spesso sul monte, scende spesso sulle rive del lago Tiberiade, lo vede dall'alto, ogni volta che va sul monte scende accompagnato dalla folla, come se le folle abitassero abitualmente sui monti e una volta quella folla voleva anche gettarlo in un dirupo a pochi metri dalla città.

Fa spesso riferimenti ad una città che sta su un  monte e che per questo non può essere nascosta.

Nazaret NON si presta ad essere la città in cui viveva il Cristo per diversi motivi.

Non si trovano sue tracce archeologiche risalenti a duemila anni fa.

Ci dovrebbero essere strade, case, negozi, dirupi e una sinagoga, che non ci sono.

L'unica cosa antica che si è trovata a Nazaret è una tomba scavata nella roccia, basta.

Eppure si trovano resti antichi in tutte le altre località citate nei racconti evangelici, anche di piccolissimi villaggi nei dintorni ma, a Nazaret niente.

Inoltre Nazaret si trova a quaranta chilometri dal lago, è distesa su dolci colline e non c'è alcun dirupo.

La città di Gamala (ritrovata nel 1967) invece è lo sfondo perfetto per le gesta raccontate nei vangeli.

Si trova su un monte molto ripido, ci sono dirupi da tutte le parti, c'è la sinagoga, si trova a pochi chilometri dal lago di Tiberiade che a piedi si può raggiungere in un paio d'ore.

Per andare da Nazaret al lago invece ci vorrebbero due giorni almeno, uno per andare e uno per tornare, impensabile che le folle che lo seguivano potessero partire  e rientrare in città in giornata.

Perché allora è stata inventata Nazareth?

Per evitare che il Cristo detto nazareno potesse essere associato ai terroristi dell'epoca detti nazorai o galilei o zeloti, per via della situazione politica presente in quella zona in quegli anni e spacciando il soprannome come "nato a Nazaret" e non facente parte dei ribelli nazorei, che pareva brutto.

Anche associare Gamala come luogo degli eventi del Cristo paolino non era adeguato per la sensibilità delle genti romane, dato che per conquistare quel covo di ribelli le legioni ebbero molte perdite ed anche Vespasiano rischiò di lasciarci la pelle.

http://it.wikipedia.org/wiki/Assedio_di_Gamala

L'intento dei redattori dei vangeli e di Paolo di Tarso era quello di spoliticizzare la figura del Cristo che proponevano, allontanando dagli scritti ogni riferimento alle rivolte giudaiche ancora troppo vive e dolorose nei ricordi dell'impero romano e trasformandolo nella già nota figura di un "Soter", un mistico.

Ricordo ai lettori che i giudei chiamavano "Unto" (Messia) il loro Re.

Messia, tradotto in greco come Kristos e in latino come Cristo ma, sempre dell'unzione di un Re si tratta.Davide Re di Isralele era un Messia, un Unto, quindi un Cristo.

Con la scoperta dei rotoli del Mar Morto si scopre che molta della fraseologia attribuita al Cristo dei vangeli sono pensieri degli Esseni, che avevano il loro rito battesimale, si dicevano "ebioniti", cioè poveri di spirito perché usavano la condivisione totale dei beni che entrando nella comunità, mettevano a disposizione di tutti.

Di loro stessi dicevano di essere quelli di Damasco, non la città della Siria ma, la loro comunità del deserto. L'episodio della conversione di Paolo "sulla via di Damasco" va ripensato.

Anche la fraseologia attribuita a Giovanni il battista che predicava nel deserto della Giudea e mangiava Cavallette e miele selvatico mostra una chiara derivazione Essena, quindi il battesimo raccontato era un battesimo Esseno.

Alcuni degli apostoli risultano essere figli di Giuda il Galileo, quindi fratelli del Cristo evangelico e quindi terroristi esseno-zeloti abitanti di Gamala.

Non avrebbe senso la paura dei sacerdoti se non si fosse trattato di ribelli galilei:

"I capi dei sacerdoti e i farisei, quindi, riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Perché quest'uomo fa molti segni miracolosi. Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno come città e come nazione».Giovanni 11,47-53

Quando mai i romani hanno distrutto una città perchè qualcuno resuscitava i morti?

La preoccupazione dei sacerdoti avrebbe senso solo se NON si trattava di un pacifista che faceva miracoli, che i romani non avrebbero degnato di alcuna attenzione ma, di una banda di ribelli con a capo qualcuno che diceva di essere l'unto, il messia, il re, il Cristo.

La vicenda dell'arresto sul monte degli ulivi raccontata dalla versione in greco dei vangeli dice che per arrestarli si mosse una Coorte, 600 uomini armati comandati da un Tribuno e la cosa non ha senso  per arrestare un pacifista.

Non erano pacifisti, erano armati ed avevano l'intenzione di provocare una sommossa in mezzo alla Pasqua ebraica quando Gerusalemme era piena di gente.

Anche la sequenza degli eventi descritti non ha senso.

Il Prefetto Ponzio Pilato muove una Coorte per arrestarlo, poi chiede di cosa viene accusato l'uomo che lui ha fatto arrestare?

Suona per lo meno irreale.

Con il ritrovamento dei rotoli di Qumram si è almeno risolta la questione della Pasqua che, secondo le solite interpretazioni fa svolgere l'intera scena della cattura, interrogatori, giudizio, condanna e crocifissione nel giro di poche ore, se ci si riferisce alla Pasqua ebraica.

Gli Esseni non seguivano il calendario lunare dei sacerdoti ebraici ma, il loro antico calendario solare di 364 giorni, quindi la pasqua Essena cadeva prima della Pasqua ebraica ed allora i conti sui vangeli tornano, era la pasqua celebrata dagli Esseni quella che raccontano.

Restano le incongruenze degli interrogatori da parte dei sacerdoti ebraici, uno addirittura "fuori sede", quando sono stati i romani ad effettuare l'arresto.

Probabili distorsioni tese a scaricare la colpa della crocifissione sugli ebrei e non sui romani.

Donnini sottolinea come i vangeli siano scritture a strati.

Alcuni strati sono antichi, altri più recenti, come quando si descrive il rito dell'eucarestia che per gli ebrei doveva suonare come altamente blasfema.

La sola idea di bere il sangue di qualcuno, vista la loro perdurante abitudine di rifiutare le carni non dissanguate a dovere in quanto impure, avrebbe dovuto far loro un effetto terribile.

Aggiunta paolina o dei suoi discepoli rivolta ai cittadini dell'impero romano, da sempre abituati all'idea del dio che muore, risorge e di cui ci si può cibare, come nei  riti dionisiaci o mitraici dove si sacrificava un toro simboleggiante il dio, di esso ci si cibava e col suo sangue si battezzavano i nuovi adepti, di certo NON rivolta ai giudei che della cosa avrebbero avuto puro orrore.

Il cristianesimo che conosciamo è senza dubbio invenzione di Paolo di Tarso, che dice:

"degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore" (Gal I,19)

"eppure io sono convinto di non essere stato in nulla inferiore a codesti apostoli straordinari" (2Cor XI,5)

"vi dichiaro apertamente fratelli che il vangelo da me predicato non viene dall'uomo, ma per rivelazione di Gesù Cristo" (Gal I,11-12)

Insomma, dice chiaramente che se l'è inventato.

Ovviamente molti non hanno potuto accettare la sua invenzione:

"(I Nazorei) accettano unicamente il Vangelo secondo gli Ebrei e chiamano apostata l'apostolo (Paolo)..." (Teodoreto, Haer. Fabul. Comp.II,1)

"(gli Ebioniti) seguono unicamente il Vangelo che è secondo Matteo e rifiutano l'apostolo Paolo, chiamandolo apostata della legge..." (Ireneo,Adv. Haer. I,26)

ma nel resto dell'impero l'hanno accettata, magari un po' "spintaneamente" ma, l'invenzione di Paolo di Tarso alla lunga ha funzionato.

Ora ha fatto il suo tempo, però : - )

I libri indicati sotto sono colmi di citazioni, ve li consiglio entrambi.

 

Gamala. Il segreto delle origini di Gesù

Gesù e i manoscritti del Mar Morto. Il cristianesimo delle origini e l'identità storica di Cristo