A Roma questo dolce si mangia alle porte della Primavera.

Metti in una pentolino burro acqua e sale e porta a bollore.
Appena bolle allontana il pentolino dalla fiamma, aggiungi
tutta la farina, mescola e riposizionalo sulla fiamma
a bassa intensitą.

Continua a girare, quando l’impasto si stacca dalle pareti
del pentolino lascia cuocere per altri 3 minuti circa, sempre
mescolando. Sembra che “frigga”.
Leva l’impasto dal pentolino e lascialo intiepidire in una
ciotola.
Quando l'impasto si sarą freddato, aggiungi uno alla volta
le uova dopo averle sbattute sommariamente.

E' necessario "sporcarsi le mani" se non si ha una impastatrice.
Non aggiungere l’uovo successivo fino a quando quello
precedente non sia stato completamente assorbito dall'impasto.

Con il quarto uovo non sarą facile, l'impasto resterą sempre
appiccicaticcio. Va bene cosģ, pił uova ci sono, pił si gonfia
la pasta al momento della cottura.

Lascia riposare l'impasto almeno per un'ora poi, aiutandoti
con le mani infarinate, forma con esso delle palline della
grandezza di una noce e lasciale cadere delicatamente
nell'olio caldissimo, intorno ai 170° C.

Questo impasto dovrebbe funzionare anche con la cottura
al forno ma, noi non l'abbiamo provato.

Una volta i bignč venivano fritti nello strutto puro,
noi l'abbiamo fritti nell'olio di semi.

I bignč quando gonfiano vengono a galla ed č necessario porre
attenzione a che si cuociano uniformemente.

Levali dall’olio e ponili su della carta assorbente.

Riempili con la crema usando una siringa da pasticcere,
spolverizza con lo zucchero a velo e mantienili in fresco
se non li servi subito.

Ingredienti: x circa 20 bignč

x la pasta

150 g farina
100 g burro
250 g acqua
4 uova
Un pizzico di sale
Zucchero a velo

x la crema

v. ricetta