E-Cat Risultati del secondo Test - Funziona
Di Piton (del 11/10/2014 @ 00:51:51, in Societa',  3087 lettori)
Faccio una sintesi estrema del report linkato sotto.
Tutte le immagini presenti in questo post sono screenshot delle immagini presenti nel report originale.

Gli autori sono

Giuseppe Levi
Bologna University, Bologna, Italy
Evelyn Foschi
Bologna, Italy
Bo Höistad, Roland Pettersson and Lars Tegnér
Uppsala University, Uppsala, Sweden
Hanno Essén
Royal Institute of Technology, Stockholm, Sweden

hanno collaborato alle misure ed alle analisi

  • David Bianchini, Bologna (Appendix 1. Radiation measurements during the long-term test of the E-Cat prototype)
  • Ennio BonettiDipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna (Appendix 2. Alumina sample analysis)
  • Ulf Bexell e Josefin Hall, Dipartimento di Scienza dei Materiali, Högskolan Dalarna (Appendix 3. Investigation of a fuel and its reactin product using SEM/EDS and ToF-SIMS)
  • Jean Pettersson Inst. of Chemistry-BMC, Analytical Chemistry, Uppsala University (Appendix 4. Results ECAT ICP-MS and ICP-AES)

Questo test è stato eseguito  in un laboratorio svizzero, quindi non nei locali di Rossi.
Hanno analizzato il tubo di due cm di diametro lungo venti cm che fa da reattore ed è fatto di allumina pura.



C'è un solo buco da quattro millimetri in uno dei lati, dove ci si mettono dentro le polveri,
la sonda K poi si chiude il tutto con cemento di allumina.

Fuori ci sono tre resistenze avvolte parallele, alimentate ognuna dalle fasi della corrente trifase.
Nella foto sopra sono state tagliate per pesare solo il tubo.


I rettangoli celeste sono i due strumenti che misurano tutto quello che succede sulle
singole fasi, prima e dopo il sistema di controllo delle resistenze.


Prima hanno acceso la stufetta senza polveri dentro,



l'hanno tenuta accesa 23 ore e con essa hanno tarato gli strumenti








Disposizione degli apparati


poi l'hanno spenta ed attraverso il buco da 4 millimetri ci hanno versato dentro un grammo
di combustibile in polvere, che era stato precedentemente analizzato agli spettrometri di massa e ai rivelatori di radiazioni.



Hanno tenuto acceso la stufetta per 32 giorni








misurando un ecceso di energia di un megawatt e mezzo,



Consumo di corrente dell'apparato


Produzione netta







poi l'hanno spenta, lasciata raffreddare ed estratto le polveri, che sono state di nuovo
passate agli spettrometri ed ai rivelatori di radiazioni.

I risultati sugli isotopi sono i più dirompenti perchè sono la firma di reazioni nucleari,
impossibili secondo il nostro attuale racconto del mondo. Però ci sono.

Se ci sono significa che sono avvenuti processi nucleari.
Prima dell'accensione della stufetta il Nichel 62 era il 3,6% di tutto il Nichel
Allo spegnimento il Nichel 62 era il 98,7%, almeno.
Come si è formato?

Anche il Litio che si compra è composto da Litio 6 e da Litio 7. Litio 7 93 %  - Litio 6 7 %
Insomma il Litio è quasi tutto Litio 7
Allo spegnimento il Litio 7 era solo il 7.9% del totale del Litio.
Che fine ha fatto il Litio 7 mancante?
Può succedere solo con reazioni nucleari che non dovrebbero essere possibili in quelle condizioni e senza emissione di radiazioni di nessun tipo.
Non si spostano neutroni con la chimica.

A proposito del decadimento osservato del Litio 7 gli autori scrivono:
"Si può speculare sulla natura di tali reazioni. Considerando il Litio e trascurando per un attimo il problema della barriera di Coulomb l'esaurimento delle 7Li potrebbe essere dovuto alla reazione p + 7Li -> 8Be -> 4He + 4He. ... In questo caso la grande energia cinetica del 4He (distribuito tra 7 e 10 MeV) è trasferita come calore nel reattore tramite scattering di Coulomb multiplo nel solito processo di arresto. Si può quindi stimare quanto questa reazione contribuisce al calore totale prodotto nel nostro test. Dall'analisi ICP-AES troviamo che vi è circa 0,011 grammi di 7Li in un grammo di combustibile. Se ogni nucleo 7Li rilascia circa 17 MeV troviamo allora che l'energia totale disponibile diventa 0,72 MWh. Questo è inferiore ai 1,5 MWh realmente prodotti nei nostri 32 giorni di test, quindi altra energia deve provenire da altre reazioni, a giudicare da questa stima molto approssimativa e speculativa."

Ovviamente sono solo ipotesi.
Nessuno sa come spiegare questi dati sperimentali ma, almeno ci si pensa e in giro ci sono delle belle menti.

Sembra di rivivere i tempi di Marconi e della sua Radio.

Non era possibile che le onde radio curvassero arrivando dall'altra parte del pianeta perché vanno sempre dritte ed è verissimo ancora oggi che vanno dritte.
Invece Marconi mostrò che le sue curvavano.

Solo DOPO ci si è spiegati il come mai succede, scoprendo che esiste una ionosfera, di cui prima si sapeva niente, che riflette le onde fino a una certa frequenza e quindi risulta vero sia che vanno sempre dritte, sia che possono raggiungere l'altro lato del pianeta come mostrò Marconi.

Con l'E-Cat sta succedendo la stessa cosa.
L'esperimento mostra che succede qualcosa che non dovrebbe succedere, ora sta ai teorici spiegare il come mai succede.

Un Grazie al Blog di Daniele Passerini che ha dato tra i primi la notizia.

http://www.sifferkoll.se/sifferkoll/wp-content/uploads/2014/10/LuganoReportSubmit.pdf