L'invenzione del dio padre
Di Piton (del 23/11/2015 @ 13:33:01, in Bugie,  2997 lettori)
Apertura mar Rosso
Quella dell'Esodo è una storia completamente inventata, non ci sono tracce di Ebrei in Egitto e nemmeno del loro girovagare nel deserto del Sinai per 40 anni.



Per fissare le idee è necessario mostrare il palcoscenico degli eventi, la mitica Canaan, praticamente una regione non più grande della nostra Toscana. Nel seguito alcune immagini tratte dal libro “Le tracce di Mosè” di Israel Finkelstein (archeologo israeliano) e Neil Asher Silberman che consiglio caldamente di leggere.


Aree geografiche di Israele


La Bibbia racconta di come Yhwh abbia fatto uscire dalla schiavitù in Egitto gli israeliti con la storia che tutti conosciamo, il Faraone cattivo, le dieci piaghe, l’apertura del Mar Rosso, le peregrinazioni nel deserto per quaranta anni, il monte Sinai e le tavole della legge fornite dal Dio, Giosuè grande condottiero che finalmente conquista militarmente Canaan, terra promessa dal dio, con grandi battaglie, morti, stragi e distruzioni di città fortificate.

Niente di tutto questo è successo davvero. Nemmeno gli Egiziani che registravano tutto si sono accorti di Ebrei in Egitto. Tutte storie inventate. Gli archeologi non trovano alcuna traccia di quanto raccontato anzi, risulta che gli israeliti stavano da sempre in Canaan, non c’è stata nessuna conquista e nessuna battaglia degli Ebrei per il possesso dei luoghi in cui stavano da sempre.



La tabella sopra mostra l’andamento della popolazione in quei luoghi nel tempo. C’è solo un aspetto che distingue quella gente dalle genti che vivevano loro intorno.
Ad un certo punto hanno smesso di allevare e mangiare i maiali tanto che in quelle zone non si trovano resti di ossa di maiale.



La situazione descritta generò due entità politiche diverse, una a nord ricca e popolosa con centro a Sichem prima e a Samaria poi, ed una a sud povera e rocciosa con centro a Gerusalemme che nel seguito verranno chiamate regno di Israele (quello a Nord) e regno di Giuda (quello a Sud).
Giuda in questo caso non è un nome di persona ma il nome di una delle due tribù che abitavano nella zona sud, a nord invece c’erano le altre dieci tribù delle mitiche dodici bibliche.
Tutti si raccontavano, più o meno, le stesse storie mitiche delle origini e adoravano le stesse divinità, tra cui Yhwh ma, non solo.



Come nella storia delle origini di Roma si racconta di Enea che sbarca profugo da Troia con il padre Anchise sulle spalle a cui Roma risalirebbe, così quelle genti si raccontavano che venivano tutti da un mitico periodo di schiavitù in Egitto. Solo che a Sud si raccontavano che il merito di averli tratti dalla condizione di schiavi fosse di Yhwh e a Nord si raccontavano che fosse opera di altri dei.






Il regno a nord era ricco e potente, adorava le solite divinità che adoravano tutti, compreso Yhwh.
Nell’immagine sopra si legge delle motivazioni politiche sottese alla scelta delle divinità da adorare.
Il sud voleva adorare solo Yhwh e solo nel tempio di Gerusalemme, perdita di prestigio intollerabile per il regno del nord che si costruì due templi suoi.

Da notare la “profezia” dell’ultima parte che mostra esattamente il periodo in cui la storia fu scritta, quello di re Giosia, 600 a.C. Nel racconto ci si riferisce a Roboamo e a Geroboamo due dei re che si succedettero nei due regni di Giuda e Israele  che trovate nella tabella sotto.




In tutto il Pentateuco la mente che racconta è quella di re Giosia, nel 600 a.C.
Perché racconta questa storia?

Perché quanche tempo prima il ricco e potente regno del nord, governato dagli Omridi, era stato distrutto dagli Assiri quindi era il momento giusto per cercare di impossessarsi di quei territori con le buone facendo leva su miti comuni opportunamente riaggiustati.
Raccontò di un periodo d’oro quando tutti erano governati da una monarchia unita che comincia col mitico David e continua con Salomone, grande costruttore di templi e di città.
Davide e Salomone sono probabilmente esistiti davvero, dato che un riferimento alla “casa di David” si trova in una iscrizione di uno stato estero





ma, al massimo, erano re di piccoli e poveri villaggi di montagna dato che tutte le opere inizialmente attribuite a Salomone dall’archeologia, ad una analisi più attenta mostrano di risalire ad almeno un secolo dopo Salomone, cioè ai tempi del ricco regno di Omri al nord.
Nell'immagine sotto quello che risulta all'archeologia.




L’idea di re Giosia era di far riferimento alla mitica monarchia unita delle origini per proporre una nuova monarchia con alla guida Gerusalemme, il suo dio e il suo re, cioè lui.
Guarda caso proprio lui trovò nel tempio di Gerusalemme un antico libro dove si descrivevano i modi corretti di adorare Yhwh, quelli seguiti fino ad allora non erano quelli giusti e per questo Yhwh aveva punito il regno del nord ed anche il regno del sud a causa del comportamento troppo liberale di alcuni suoi Re, a cominciare da Salomone, con le sue settento mogli e trecento concubine che aveva fatto costruire templi ed altari agli dei delle sue mogli, per finire con la dinastia degli Omridi a Nord aperti a tutti i culti dell’area, con grande ira di Yhwh.
Secondo la sua visione la causa di tutti i mali degli Ebrei era che non avevano onorato come si doveva il dio Yhwh, se si fosse cominciato a farlo, sarebbe tornata l’età dell’oro.



Sopra ci si riferisce a popoli che vivevano nelle regioni circostanti, come mostra l'immagine sotto.




Allora re Giosia iniziò la sua rivoluzione cominciando ad eliminare tutta la concorrenza a Yhwh che si annidava anche all’interno del suo tempio, per portare Gerusalemme ad essere il centro del nuovo regno, con un unico tempio, un unico dio e un unico re, Giosia.



La sua opera continuò a Nord facendo avverare la profezia scritta postuma, distrugge i templi delle divinità concorrenti, uccide i loro sacerdoti e brucia ossa umane sugli altari per renderli impuri.




Così nacque Yhwh, il protagonista del Vecchio Testamento, il padre di Gesù, dio scelto da re Giosia tra gli esistenti nelle menti della sua gente e gli attribuì quelle mitiche azioni a favore e a punizione del popolo ebraico che tutti conosciamo e che risultano completamente inventate.