L'inferno di Dante commentato dal piccolo diavolo
Di Piton (del 02/12/2007 @ 12:33:45, in Masturbazioni Mentali,  2932 lettori)
Benigni racconta del girone dei lussuriosi,
dove Dante pone Semiramide colpevole di
aver emanato leggi che permettevano alla
gente di fare l'amore come meglio gli pareva...

perchè anche a lei piaceva fare l'amore senza regole
quindi dare queste libertà alla gente o prendersele è
secondo il pensiero cristiano, gravissimo peccato mortale.

Il messaggio cristiano è che la sessualità deve essere
regolamentata per legge, dalla ragione, altrimenti si va all'inferno .

Poi racconta di Paolo e Francesca, dell'inganno fatto a Francesca
facendole credere che avrebbe sposato il fratello bello
ed invece gli rifilano il fratello brutto e poi racconta dello sbocciare
della passione con Paolo, eterna passione, davvero eterna
dato che continuerebbe ancora adesso all'inferno,
evidentemente pura, vera.

Colpevoli di... aver infranto le regole, della ragione.

La passione è peccato, se infrange le regole che la ragione pone.
Non è mai pura, innocente, se infrange le regole.
E' da condannare.
Paolo e Francesca stanno nell'inferno cristiano per colpa della passione.

E poco prima il Benigni aveva attaccato duramente
"alcune religioni molto di moda"
che predicano la pace cercando di controllare le emozioni,
quando invece, solo nell'esplodere delle emozioni si può
apprezzare la pienezza della vita, "come nella nostra religione"
era sottinteso dato che aveva parlato molto di Gesù e del Vangelo.

Il divertente è che il pubblico non si rende conto delle contraddizioni
che l'attore espone con tanta passione .

Ha fatto un'elegìa alla passione raccontandola come unico testimone
di umanità, ha fatto apologia di quello a cui un cristiano non dovrebbe
mai aspirare pena dannazione ed inferno,

ha raccontato il contrario del cristianesimo e nessuno se n'è reso conto,
nemmeno i cristiani che guardavano, scommetto : - )

Qui non mi interessa effettuare un'analisi sul quanto si estendono
le parole "inferno" e "passione" nel territorio mentale del cristianesimo.

Faccio notare solo la contraddizione tra l'intensa bellezza trasmessa
dalle parole di Benigni quando racconta della passione che rompe le regole
(ad esempio matrimoniali) dettate dalla ragione e l'indicazione
comportamentale cristiana che etichetta come "sentiero mortale"
il percorso di quelle parole, di quelle infrazioni
anche in quelle situazioni che Benigni ha colorato di intensa emozione
e bellezza.

Che la gente ha tanto apprezzato.
Insomma, Benigni ha trasmesso e la gente ha "sentito" come bello
ciò che i cristiani raccontano come "infernale causa di morte eterna"

Da dove viene la passione e cosa sia l'inferno non importa.
E' male ed il male non può essere applaudito.
Chi applaude al male cristiano o chi ne gode,
non può essere cristiano, al massimo può essere diabolico.
O mi sbaglio ?

Il piccolo diavolo ha colpito ancora, la gente di chiesa applaude
ed io sorrido : - )