Questo è un piatto che si ritrova con molte varianti in tutta l'area mediterranea
del "levante" che comprende Siria, Libano, Israele, Giordania, Iraq del nord,
sud della Turchia nella zona di Adana, Gaziantep, Antakya, e Mardin, Grecia
per lo più nella zona egea del Dodecanneso ed i territori palestinesi.

Il termine Tabulè deriva dall'arabo levantino.
Il significato di questa parola in quella lingua è "leggermente speziato".

Da notare che "levante" significa Est ma, ad Est di Roma o di Milano, ad esempio,
non c'è certo la Grecia o Israele.

Questo fa pensare, insieme al nome del vento che proviene da Est che ancora oggi
chiamiamo "Grecale" che, l'origine di queste parole è la riviera jonica,
l'unica in Italia che a Est guarda verso la Grecia ed i paesi "levantini".

In una pentola porta ad ebollizione l'acqua, mettici la curcuma, l'olio e un po’ di
sale.

Quando l’acqua bolle spegni il fuoco, versa nella pentola il couscous, mescola con
un cucchiaio di legno, metti il coperchio e lascia riposare il couscous per 10 minuti,
l'acqua dovrà essere completamente assorbita.


Versalo nel piatto da portata, sgranalo con una forchetta o con le mani (come faccio io)
e lascialo raffreddare.

Ora taglia i pomodori e le olive in pezzi piccolissimi.

Trita finemente il prezzemolo, la menta e aggiungili nel piatto del couscous con i pomodori
e le olive.

Condisci con un po’ d’olio crudo, mescola bene e aggiusta di sale.

Mettilo in frigo fino all'ora di servirlo.

Ingredienti: x 4

150 gr. couscous precotto o bulgar
200 gr. acqua + 3 cucchiai olio +
mezzo cucchiaino di curcuma
3 pomodori medi rossi
olive verdi dolci
olive nere dolci
menta - prezzemolo

x condire
peperoncino
olio - sale