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Ad Aprile, nei campi, si trova il finocchietto selvatico, 
potete raccoglierlo, tagliarlo finemente e conservarlo in freezer
 in sacchetti da 50 o 100 grammi, da usare alla bisogna.
 
 Le sarde, invece, è più probabile trovarle nei mesi invernali.
 Questa discrepanza nei tempi ci ha impedito per molto tempo
 di gustare la pasta con le sarde.
 Poi, recentemente, abbiamo scoperto che le sarde fresche
 si possono sostituire con le sardine in scatola, senza apprezzabili
 ricadute sul sapore/odore del piatto.
 
 Un'altra cosa che abbiamo scoperto recentemente è che non serve necessariamente
 tutto quel finocchietto (300 grammi) indicato nella ricetta originale.
 Ne bastano 100 grammi per quattro persone ma, non va precedentemente bollito
 altrimenti perde il suo aroma, va messo direttamente nel sughetto, tagliato
 finissimo, in modo che si cuocia perfettamente nel tempo di cottura del sugo.
 
 Se avete sarde fresche e molto finocchietto la ricetta originale va bene ma,
 se non avete sarde fresche e molto finocchietto potete adottare la soluzione esposta sopra.
 
 RICETTA ORIGINALE
 
 La pasta con le sarde  è diffusa in tutta la Sicilia,
 assumendo numerose varianti, questa versione è di Catania.
 
 Lessa il finocchietto e lascia l'acqua dove  cuocerai la pasta.
 
 In una larga pentola rosola con l'olio uno spicchio di aglio,
 toglilo e aggiungi le alici salate  fino a squagliarle,
 aggiungi i pinoli, l'uva passa e il finocchietto tritato
 finissimo.
 
 Insaporisci  la salsa con sale e peperoncino aggiungi il pomodoro e
 le sarde, fai cuocere la salsa per una ventina di minuti.
 
 A cottura della pasta condiscila in una zuppiera con la salsa
 e con il pangrattato (si usa come fosse il formaggio) che avrai
 precedentemente abbrustolito.
 
 Per abbrustolire il pangrattato:
 prendi una padellina antiaderente, mettici 4 cucchiai di pangrattato,
 rimesta  continuamente  con una  palettina di legno fino a quando
 il pangrattato non assume un colore molto scuro.
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