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     E' un  piatto povero della cucina contadina di una volta, 
in siciliano "patati a spizzatinu cu l'ovu".
 
 I contadini vendevano le uova prodotte per recuperare spiccioli che
 servivano a comprare qualcosa di necessario per la casa.
 Le galline  si  mangiavano  solo in caso di festività
 o quando malati ci si faceva un brodo  ricostituente.
 
 Oggi  per noi è un piatto molto povero ma, per i nostri  nonni
 era quasi un lusso.
 
 Fai  rosolare in una pentola uno spicchio di aglio  con
 un ciuffetto di prezzemolo tritato in olio extravergine d'oliva.
 
 Aggiungi le patate tagliate a tocchetti e falle soffriggere.
 
 Versa l'acqua nella pentola fino a ricoprire le patate e aggiungi
 il sale.
 
 Appena cotte rompi le uova e versale una ad una con delicatezza sulle patate
 due o tre a persona sono la giusta quantità.
 
 Appena l'albume diventa bianco servile  con fette di pane tostato.
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