La concia glace' tra antico e moderno
Cliccando sulle foto si ingrandiscono Nell'altro articolo sulla concia che trovate in questa sezione mi rifacevo ai vecchi metodi del nonno, puramente empirici e senza alcuna considerazione sulle reazioni chimiche che rendono imputrescibile una pelle. Attingendo a piene mani al sito dell'istituto conciario italiano ho rivisto in chiave moderna le operazioni di concia e coì facendo si risparmia il 50% del bagno e del conciante con risultati decisamente buoni. La teoria dice che i sali di alluminio (l'allume di rocca) penetrano velocemente ed in profondità nella pelle in trippa se il valore di acidità che trovano nella sezione della pelle è intorno a ph 2,5 Cominciano a fissarsi al derma quando il valore dell'acidità supera il ph 3,5 e precipitano nella soluzione quando il ph supera 4,5 Le operazioni da compiere nella pratica sono le seguenti: - dopo aver fatto rinverdire la pelle e lavato abbondantemente il suo pelo con il sapone il derma si trova ad un ph elevato dovuto ai saponi ed alle sue caratteristice intrinseche. Ora bisogna rendere acida la pelle immergendola per alcune ore in una soluzione di acqua, sale ed acido cloridrico (per la pelle di un piccolo agnello bastano 5 litri) Se si usassse solo acqua ed acido la pelle si gonfierebbe troppo e dopo la concia risulterebbe spugnosa e poco resistente. Il sale ha un effetto tampone osmotico ed impedisce che la pelle si gonfi troppo mentre si sta acidificando. La quantità di sale da aggiungere alla soluzione è tale da ottenere una densità tra i 6 ed i 7 Be, cioè tra i 60 ed i 70 grammi di sale per litro d'acqua. Più sale c'è più risulterà piatta e rigida la pelle, meno sale c'è più la pelle risulterà gonfia. Ora si aggiungono 35 grammi (in 5 litri di acqua e sale) di acido muriatico al 33% e poi si immerge la pelle nella soluzione in modo che ne sia totalmente sommersa. Se avete la pelle delle mani sensibile è meglio usare dei guanti di lattice usa e getta in questa operazione. Dopo alcune ore si aggiunge alla soluzione il conciante, cioè i sali di allume disciolti in poca acqua (tra il 2,5 ed il 3% ) cioè tra i 125 ed i 150 grammi di allume per i soliti 5 litri. I sali trovando la pelle acida in tutta la sua sezione penetreranno velocemente in essa e, se si facesse l'operazione in "bottale" (una specie di grossa lavatrice) basterebbero due ore ma, facendo l'operazione in casa e dentro una bacinella ferma di ore ce ne vogliono di più. Dalla mia esperienza 12 ore sono più che sufficienti. Ora è necessario "basificare" il bagno, cioè è necessario aggiungere del bicarbonato di sodio in modo che il ph della soluzione si alzi abbastanza da permettere ai sali di alluminio di fissarsi al derma rendendo imputrescibile la pelle. Con le dosi fin qui indicate bastano 10 grammi di bicarbonato per riportare il ph del bagno a valori intorno a 3,8 - 4 Non esagerate con il bicarbonato altrimenti i sali precipitano sul fondo. Durante l'aggiunta del bicarbonato tirate fuori la pelle dal bagno e inseritela solo dopo che la soluzione ha smesso di fare le "bollicine". Dopo alcune ore potete aggiungere al bagno l'ingrassante come nella vecchia concia glace', cioè il rosso d'uovo. Ad evitare la puzza d'uovo di cui scrivevo nel primo articolo è necessario aggiungere all'uovo anche della farina di grano. Nella pratica raccogliete in un contenitore 150 grammi di rossi d'uovo a cui aggiungerete 150 grammi di farina, impastate il tutto con un po' d'acqua fino ad ottenere una pappetta gialla abbastanza liquida e versate il tutto nella soluzione conciante. Lasciate a mollo la pelle in questa soluzione almeno altre 12 ore, poi la sciacquate velocemente in abbondante acqua fredda, la strizzate e la ponete ad asciugare all'ombra operando in essa gli stessi "stiramenti" già descritti nell'altro articolo. Ricapitolando: Soluzione 5 litri acqua, 300-350 grammi sale, 30-35 grammi acido Dopo due o tre ore si aggiunge 150 grammi di allume sciolto in poca acqua. Dopo 12 ore si aggiungono 10 grammi di bicarbonato. Dopo altre due ore si aggiungono 150 grammi di rossi d'uovo impastati con 150 grammi di farina ed acqua. Dopo altre 12 ore si sciacqua, si strizza e si pone ad asciugare lentamente all'ombra. Anche in questo caso è fondamentale stirare la pelle nelle zone che man mano si asciugano in modo da allentare le fibre del derma che, screpolandosi diventeranno bianche, del bianco tipico della concia all'allume.Senza questa operazione otterete una bella pelle con la consistenza della latta.Quando la pelle risulterà asciutta, bianca e morbida datele una smerigliata lato cuoio con della carta vetrata a 100 grit ed otterrete un risultato come si vede nella foto sotto. Cliccando sulla foto si ingrandisce Cronaca di un errore. La penultima pelle conciata non l'avevamo lavata molto bene ed il pelo dopo la concia risultava ancora "sporco" e non bianchissimo come avrebbe dovuto essere, allora Lei decise di aggiungere al nuovo bagno di ammollo e rinverdimento della nuova pelle anche un mezzo bicchiere di varecchina che, lo sanno tutti, sbianca molto bene i tessuti ed un bicchierino da lavatrice di soda solvay in polvere. Fatto sta che alla fine dell'ammollo quando ci siamo accinti a sciacquare la pelle, la lana si staccava a ciocchi. Un disastro che abbiamo recuperato e trasformato in una nuova esperienza strappando via a mano tutti i peli della pelle e conciandola come al solito. Abbiamo ottenuto una pelle bianchissima e morbida con cui ci si potrebbero benissimo fare dei guanti che forse costruiremo davvero, per gioco ovviamente Qua sotto potete vedere la foto della pelle "spelata" e conciata. La qualità della foto lascia a desiderare ma, è sufficiente a trasmettere l'idea quindi non ne scatto di nuove e migliori. Cliccando sulla foto si ingrandisce E ora che ci facciamo con la lana ? Intanto si sta asciugando e poi vedremo. A filarla non sappiamo da dove cominciare ma, sarebbe divertente. Di buttarla non se ne parla proprio quindi qualcosa ci faremo di sicuro e magari poi vi racconteremo com'è andata. Il primo articolo sulla concia bianca all'allume lo trovate QUI
Ciao Piton, altri 2 questiti oggi, allora la prima pelle di agnello che abbiamo fatto è venuta bene, ci ha messo molto ad asciugare e "sentiva l'umido".. nelle giornate di pioggia tendeva a inumidire la lana diciamo, ma ora non fa più niente e è bella. stiamo facendo la seconda seguendo l'altro articolo, volevo chiederti, mi hanno detto che al posto dell'uovo un altro elemento valido potrebbe essere la lecitina di soia, secondo te può essere valida come ingrassante? la seconda cosa in fase di aggiunta dell'allume di rocca mi sono accorta che sul lato pelle erano comparsi tutta una serie di pallini neri a chiazze.. cosa può essere successo? al momento dell'immersione non aveva niente di strano. informazione di servizio: a chi cerca l'allume di rocca io l'ho fatta arrivare tramite il mio farmacista, vaso da 1kg già in polvere e l'ho pagata solo 8 euro... ciao grazie
Di
Camilla
(inviato il 05/10/2010 @ 10:27:19)
@ Camilla - Non ho idea di quale potrebbe essere la causa dei pallini neri a chiazze, a me non è mai successo. Siamo contenti che la prima pelle sia veuta bene, vedrai che la seconda verrà meglio La lecitina di soia non l'ho mai vista indicata come alternativa agli ingrassanti su nessun testo tra quelli che ho consultato ma, potrebbe funzionare come emulsionante tra un qualsiasi grasso e l'acqua dato che fa da ponte tra molecole di lipidi e l'acqua. La lecitina di soia E' un emulsionante. Se decidessi di usarla dovresti risponderti anche alla domanda su quale grasso usare da emulsionare con l'acqua attraverso la lecitina. Dovrebbe essere un grasso che non diventi rancido, forse dell'olio di vasellina. Non so che dirti, mai fatto questo esperimento, se lo fai tu e ci comunichi i risultati ne guadagneremmo tutti. Ciao e facci sapere.
Di
piton
(inviato il 05/10/2010 @ 16:21:35)
ciao anch'io mi sto cimentando nella concia poi vi farò sapere. Sto provando su una pelle di camoscio speriamo bene, mi ricordo che mio nonno le faceva con i conigli, ma non ricordavo come ora seguo le vostre istruzioni e vediamo grazie
@ frankina58 - Una pelle di camoscio di questi tempi è inusuale, stirala bene nella fase di essiccatura lenta senza aver fretta e vedrai che verrà benissimo. Auguri di successo e se poi fotografi il risultato e ci mandi le foto, le pubblicheremo, come tue ovviamente. Non ho mai visto una pelle di camoscio conciata all'allume glace' e sono curioso
Di
Piton
(inviato il 09/11/2010 @ 17:26:23)
anch'io sono curiosa di sapere come viene. la testa l'ho mandata a imbalsamare e costa una fucilata e mi avevano chiesto tanto anche per la concia della pelle,Ah premetto che lo hanno preso in regola un selecontrollore della caccia di montagna. a presto
Di
Anonimo
(inviato il 10/11/2010 @ 14:38:04)
Quanto ti hanno chiesto per la testa e per la concia?
Non ho idea dei costi di mercato.
Di
Piton
(inviato il 10/11/2010 @ 21:25:41)
perla testa 250E e per la pelle 100 per questo ho rinunciato a farne altre e quindi con gli amici di mio marito le abbiamo buttate,ma se rimangono bene provo a farle per una casetta di montagna sono belle. Con lo stesso sistema sto provando a fare zampini per attaccapanni.speriamo bene ciao a presto
Di
Anonimo
(inviato il 11/11/2010 @ 08:06:09)
tra antico e... preistorico: amici francesi conciano pelli di capretto con un sistema che prima o poi vi scriverò, come ingrassante- in alternativa all'uovo- usano il cervello... sostengono che il cervello di un animale basta a trattare esattamente la sua pelle!
Di
Francois
(inviato il 13/11/2010 @ 22:16:07)
@ Francois - Molto interessante la concia preistorica.
Se scrivi un articolo pieno di dettagli e se riuscissi a fare anche delle foto sarebbe il massimo.
Te lo pubblicheremo a tuo nome, come abbiamo fatto con la potatura degli ulivi secolari di cui non sapevamo niente e l'articolo presente è un lavoro di Vincenzo Biancofiore.
Di
Piton
(inviato il 14/11/2010 @ 09:27:28)
Sapete dirmi come si conciano le pelli di coniglio eliminando il pelo
Di
Gianni
(inviato il 15/11/2010 @ 23:50:09)
@ Gianni - Non abbiamo esperienza diretta ma, visto l'effetto involontario di depilazione che abbiamo provocato ad una pelle di agnello ammollata per il lavaggio con sapone liquido di marsiglia, un bicchierino di soda solvay e varecchina (due basi) forse si potrebbe usare la stessa tecnica o una tecnica simile. Industrialmente sciolgono il pelo in una soluzione di calce spenta e solfuro di sodio (per ogni 10 litri di acqua 80 grammi di solfuro di sodio e 400 grammi di calce spenta). Andarsi a cercare il solfuro di sodio e la calce spenta pura non la vedo come operazione facile e poco costosa Prova su una sola pelle l'ammollo che abbiamo usato noi, magari un po' più basico portando la quantità di soda solvay ad 2% (20 grammi per litro) e tenendo la pelle in ammollo lo stretto tempo necessario affinchè i peli si stacchino. Facci conoscere i risultati. Saluti cordiali.
Di
Piton
(inviato il 16/11/2010 @ 11:39:18)
Grazie tenterò non appenaho il risultato vi farò sapere per ora grazie
Di
Gianni
(inviato il 19/11/2010 @ 03:21:27)
per una bellissima pelliccia di volpe rossa ,investita da un automobilista ed ora da me scuoiata e stesa su tavola con sale fino per un mantenimento prima del trattamento di concia , posso utilizzare il metodo da te indicato per la pelliccia di agnello /coniglio ? O per la volpe ci sono aspetti di trattamento diversi ? Grazie e complimenti per l'esposizione in sito Mario
Di
Mario
(inviato il 08/01/2011 @ 10:22:46)
@ Mario - Il metodo della concia bianca si applica a tutti gli animali da pelliccia, compresa la volpe quindi vai tranquillo.
Anzi, dato che non abbiamo mai conciato pelli di volpe, se dopo il trattamento gli scatti qualche foto e ce le mandi via email te ne saremmo grati e le mostreremmo sul blog, come opera tua ovviamente.
Saluti cordiali
Di
Piton
(inviato il 08/01/2011 @ 12:08:08)
ho letto solo ora la tua gentile risposta . Avrò disponibile l'allume domani e non appena avrò terminato il processo invierò le foto . Chiedo una precisazione : la concentrazione ( in percentuale )dell'acido muriatico normalmente in vedita è pari max al 15 %...devo di conseguenza portare a 70 -80 grammi il quantitativo necessario ? Ed ancora : mediamente le pelli di agnello, oggetto del tuo intervento, quanto pesavano pretrattamento ?
Grazie ancora , Mario
Di
Mario
(inviato il 11/01/2011 @ 20:11:14)
@ Mario - Le quantità di acido muriatico vanno adeguate alla concentrazione di quello che si ha sottomano. Noi abbiamo dato le quantità e le indicazioni per concentrazioni del 30 o 33%, tipico dell'acido che si compra nelle ferramenta ad uso dei muratori, non quello che si compra al supermercato o nei negozi di casalinghi, destinato alle massaie. Il peso medio di una pelle d'agnello sgocciolata è di circa due chili, quella di una volpe non credo che peserà molto di più. Se usi l'antico procedimento descritto nel primo articolo sulla concia ti serviranno circa 10 litri di soluzione, se usi il secondo metodo, descritto nella concia "glacè", ti basterà la metà delle dosi, circa. Meglio se usi il secondo metodo, fornisce risultati molto più morbidi. Sulle foto ci contiamo
Di
Piton
(inviato il 11/01/2011 @ 22:02:16)
Ricevuto , grazie ancora e a presto , Mario
Di
mario
(inviato il 12/01/2011 @ 09:31:40)
sono molto felice di avervi incontrato nelle mie navigazioni forse il mio desiderio di conciare una pelle si e avverato grazie a voi dopo tanti anni di passione verso questa antica arte dovrei provare su di una testa di capriolo maschio che un mio amico cacciatore mi ha regalato speriamo bene..un saluto e datemi dei consigli per fare un buon lavoro grazie
Di
Domenico
(inviato il 31/03/2011 @ 23:38:24)
@ Domenico - Trattare una testa di capriolo non è propriamente una "concia" ma una imbalsamazione. Non abbiamo alcuna esperienza in fatto di imbalsamazioni ma, se ti leggi i commenti al primo articolo sulla concia, forse potrai trovare qualche spunto che potrebbe esserti utile. Invito sempre i visitatori a renderci partecipi dei loro lavori ma, dopo aver ottenuto il risultato si dimenticano di mostrarcelo... 'sti monelli Auguri di successo e, se ti ricordi, mostraci i risultati.
Di
Piton
(inviato il 01/04/2011 @ 11:53:38)
Grazie mille.. anche se penso,che sara' un impresa non facile,ma almeno posso conciare la pelle no?E poi cerchero' di fare il resto..un saluto a tutti!!
Di
domenico
(inviato il 01/04/2011 @ 21:02:42)
Salve, molto interessante...uno di questi giorni ci proverò anch'io. Una domanda: è possibile conciare una pelle con questo metodo 'non industriale' in modo che sia lavabile dopo?
Di
Cate
(inviato il 04/05/2011 @ 09:38:38)
@ Cate - Si, è possibile sostituendo ai sali di alluminio (l'allume) i sali di cromo e seguendo la stessa procedura.
Solo che l'allume si trova dappertutto o quasi, i sali di cromo non si trovano altrettanto facilmente e poi colorano di verde il cuoio.
Di
Piton
(inviato il 04/05/2011 @ 12:00:59)
sono interessata alla cucina sottovuoto -dove posso trovare un Roner anche di seconda mano ad un prezzo conveniente . grazie
@ Fausta Vincenzi - Purtroppo i Roner sono apparecchiature molto poco diffuse, costano sempre troppo e non si trovano usate. Al tuo posto, se avessi i tuoi desideri, li soddisfarrei suddividendo il problema e risolvendolo passo passo. In altre parole un Roner non è che un contenitore di acciaio chiuso a cui si somministra una temperatura controllata ed un pressione atmosferica variabile. Si possono ottenere questi effetti comprando una pentola a pressione con coperchio esterno in modo che possa gestire facilmente pressioni "al contrario" cioè dall'esterno verso l'interno, come questa in foto: http://www.diunamaishop.it/p-8809_celar-pentola-a-pressione-acciaio-inox-150-08.html Poi userei un fornelletto elettrico dotato di regolatore della temperatura da usare come sorgente di calore sotto la pentola, come uno di quelli presenti al link sotto: http://www.shoppydoo.it/prezzi-elettrodomestici_da_cucina-fornello_elettrico.html e per ultimo comprerei una piccola pompa a vuoto di poche pretese dato che nessuno gli chiederebbe mai di fare il vuoto spinto, scegliendola tra le decine che si trovano in commercio, da collegare al tubicino di sfiato della pentola a pressione, vedi link sotto: http://shop.ebay.it/i.html?_nkw=pompa+vuoto Comprando i singoli pezzi te la puoi cavare con una spesa di circa un paio di centinaia di euro, molto ma molto più bassa di un qualsiasi Roner. Certo, devi avere una certa manualità, almeno per collegare il tubo della pompa a vuoto alla pentola e voglia di sperimentare Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 06/06/2011 @ 11:55:25)
ho conciato pelle di volpi seguendo i consigli suggeriti il risultato è soddisfacente ma la pelle non rimane morbida come vorrei, mi viene come un effetto carta, altro difetto è che non rimane spessa come quella che ho fatto conciare da gente di mestiere, come posso rimediare. Comunque grazie per i preziosi consigli che ho appreso
Di
lambe
(inviato il 05/01/2012 @ 16:41:37)
@ Lambe - Se hai usato il metodo della concia "glacè" con l'uovo in soluzione è strano che la pelle conciata non ti venga morbida.
Le possibile cause che mi vengono in mente sono:
1 - non hai stirato abbastanza la pelle in fase di asciugatura lenta.
2 - hai usato troppo sale rispetto alle dosi indicate
3 - hai usato troppo poco acido rispetto alle dosi indicate.
4 - hai usato troppo poco rosso d'uovo.
L'acido gonfia la pelle in spessore ma questo la rende anche tenera allo strappo e per questo si usa il sale come tampone ma, se il sale è troppo la pelle risulta sottile e duretta.
Per il "recupero" non so che dirti se non che come ultimo rimedio, nel caso la pelle fosse davvero cartacea, di riportarla in trippa bagnandola in una soluzione di acqua e rossi d'uovo.
Poi dovrai rifare tutta l'operazione di stiratura mentre si asciuga e sopportare la puzza d'uovo che impiegherà circa un mese a sparire.
Di
Piton
(inviato il 05/01/2012 @ 18:12:58)
ciao piton inanzitutto complimenti.... volevo chiderti: seguendo la prima procedura da te indicata ce qualche problema se lascio anche le ossicine delle zampette della volpe? grazie in anticipo
Di
Stefano
(inviato il 10/01/2012 @ 15:21:14)
@ Stefano - Il processo di concia funziona sul derma, già sul grasso residuo è ininfluente.
La carne e le ossa per essere conservate hanno bisogno dell'imbalsamazione, non della concia e noi non abbiamo alcuna esperienza circa quei processi.
Una volta che mi erano rimasti un paio di ossicini sulla punta della coda di un agnello per eliminare la puzza ho dovuto eliminare quella punta.
Se vuoi comunque provare potresti, dopo la concia della pelle, effettuare delle iniezioni di liquido conciante all'interno della zampa, intervallate da iniezioni di formalina e vedere l'effetto che fa.
Se l'operazione riesce poi faccelo sapere, se non riesce elimina fisicamente la zampa.
Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 12/01/2012 @ 13:03:58)
Grazie gentilissimo ti faro' sapere... sicuramente con delle iniezioni di formaldeide dovrebbe bastare... a presto Stefano
Di
Anonimo
(inviato il 12/01/2012 @ 19:33:39)
Ciao Piton, volevo sapere se l'acua riscaldata in aggiunta potevo metterla calda di rubinetto o la devo scaldare nel fonello... in attesa di una tua risposta cordiali saluti. Stefano
Di
stefano
(inviato il 24/01/2012 @ 12:56:15)
acqua perdon....ahahaha
Di
stefano
(inviato il 24/01/2012 @ 12:57:08)
Scusa dimenticavo... la pelle dentro la bacinella va messa lato pelle o lato pelo? di nuovo grazie
Di
Anonimo
(inviato il 24/01/2012 @ 13:01:34)
@ Stefano - Il liquido in cui sciogliere l'allume sarebbe meglio se lo prendessi direttamente dalla bacinella in cui hai messo ad acidificare la pelle, altrimenti cambiano le diluizioni.
Ne prendi circa un litro, lo poni in un recipiente di acciaio inox (una pentola va benissimo)ci versi dentro l'allume e lo metti sul fuoco mescolando fino a quando l'allume non si sia sciolto (ne vendono in grani, in polvere ed in pietre, quello in polvere si scioglie facilmente, quello in pietre molto meno).
Poi lasci raffreddare un po' e lo aggiungi alla bacinella dopo aver sollevato la pelle che reimmergerai quando la temperatura del liquido si sarà omogeneizzata.
Al tatto la soluzione al massimo dovrà risultare tiepida e mai calda.
La pelle deve essere *completamente* immersa, sia lato pelo che lato cuoio.
Di
Piton
(inviato il 24/01/2012 @ 14:25:41)
Grazie Piton... ti faro' sapere come è andata... saluti
Di
stefano
(inviato il 25/01/2012 @ 12:30:06)
Marta scrive: dopo la conciatura come si fà a cucire le pelli o fare qualcosa in modo che non si spacchi o che resista?? Di marta (inviato il 26/01/2012 @ 00:08:11) ********* Scusa per il trasloco forzoso ma, hai fatto la domanda nel thread sbagliato, quello sul panettone, ed allora l'ho spostata sul thread giusto. Per cucire le pelli servono ago e filo, ovviamente La difficoltà sta nel bucare le pelli e nell'unirle in modo che le giunzioni si notino poco. Per risolvere il secondo problema si dovrebbero tagliare le pelli in rettangoli con i lati "a dente di sega" incastrando e cucendo i ferzi punta con valle ma, con i mezzi casalinghi è operazione complicata. Scegliendo pelli con un pelo simile si può effettuare il taglio dei rettangoli lasciando i lati dritti. Il risultato non è "invisibile" dato che i vari rettangoli si notano ma, chissene... Il taglio va fatto sempre lato cuoio con un taglierino, senza troncare il pelo che andrà a poggiare sulla pelle successiva. Per riuscire a bucare la pelle senza troppo sforzo, dato che abbiamo una vecchia macchina da cucire della nonna, abbiamo prodotto una lunga serie di buchi, ago senza filo, sui bordi di ogni pelle, usando la macchina azionata a mano. Poi, usando un ago robusto e del filo di cotone altrettanto robusto, abbiano cucito a mano le pelli, infilando l'ago nei buchi prodotti dalla macchina, così non è necessario fare troppa forza con il ditale dato che il buco già c'è.
Di
Piton
(inviato il 26/01/2012 @ 11:14:11)
Buonasera Piton.Con la concia "Glace" anche le pelli di agnello nero o marrone diventano bianche? So' benissimo che il cuoio di agnelli con pelo nero e' quasi BLU Grazie .E con la concia all'allume?
Di
riccardo
(inviato il 14/03/2012 @ 21:54:03)
@ Riccardo - Qualunque sia il colore del pelo, la colorazione del cuoio è data dal conciante usato.
Nel caso dell'allume il cuoio viene sempre bianco e nella concia "glacè", dato che è presente anche l'uovo, assume una colorazione bianca con sfumature di nocciola chiaro.
Di
Piton
(inviato il 14/03/2012 @ 22:15:11)
Ciao! Costruisco zampogne e sto provando a conciare pelli di agnello e capretto. Ho convinto (per sfinimento) un pastore a tenermi una pelle "sfilata" anziche aperta sul ventre. Un po' come faceva mio nonno coi conigli. Il risultato dovrebbe essere un'otre. Le legature necessarie alla tenuta d'aria, sarebbe meglio farle ocn la pelle ancora bagnata? Ho già provato a conciare una pelle "aperta" ma è latta... l'acido "da massaia" può dare questo problema? Grazie mille. Articolo preziosissimo!
Di
Il Gando
(inviato il 24/03/2012 @ 22:30:02)
@ Il Gando - Non credo che il risultato tipo latta sia addebitabile alla qualità dell'acido usato. Quando succede questo c'è solo UN motivo: la pelle non è stata stirata durante l'asciugatura lenta. Lo stiramento progressivo delle zone man mano più asciutte è operazione FONDAMENTALE, forse nell'articolo dovrò scriverlo in grassetto Le legature a tenuta d'aria le effettuerei dopo la concia completa sia perchè facendole da bagnata quelle zone non si potranno stirare e quindi diventeranno durissime, sia perchè una volta effettuate le legature poi sarebbe difficile controllarne la tenuta a causa delle mille piccole "grinze". Personalmente, dopo aver effettuato tutte le operazioni di concia spalmerei un po' di silicone acetico lato cuoio nelle zone da legare e poi effettuerei la legatura. Il silicone una volta che abbia reticolato di sicuro non farà passare l'aria, sarà invisibile perchè all'interno della legatura e la zona resterà elastica.
Di
Piton
(inviato il 25/03/2012 @ 12:35:31)
buongiorno Piton Buona PASQUA .oggi sto' iniziando a conciare una pelle di agnello nero,provo la concia GLACE.Quella di coniglio all'allume e' venuta abbastanza bene anche se era la prima che facevo.Ciao a presto.
Di
riccardo
(inviato il 07/04/2012 @ 11:13:46)
@ Riccardo -
Vedrai che anche la pelle di agnello verrà benissimo, anzi meglio.
Grazie per gli auguri, felice primavera anche a te.
Di
Piton
(inviato il 07/04/2012 @ 13:13:23)
buonasera Piton .La concia dall'agnello e' venuta abbastanza bene ,ha un pelo morbidissimo.Volevo farti una domanda di altro genere,sapresti dirmi come posso fare x togliere l'inchiostro da una bambola di plastica senza rovinarla?grazie !A presto.
Di
riccardo
(inviato il 19/04/2012 @ 21:14:06)
@ Riccardo - Siamo contenti che il tuo lavoro sia riuscito bene.
Per l'inchiostro sulla plastica io proverei cominciando con solventi via via più energici. Acqua tiepida e sapone, alcool, oli, candeggina (ipoclorito di sodio), soluzione blanda di soda caustica, acquaragia.
Sulla plastica non si possono usare diluenti nitro, acetone o trielina perchè la scioglierebbero.
Se non funziona così non saprei proprio cos'altro suggerirti.
Di
Piton
(inviato il 19/04/2012 @ 22:13:12)
grazie molto
Di
Riccardo
(inviato il 19/04/2012 @ 22:38:32)
Buon giorno, desidero costeruirmi dei cuoietti per i puntali delle stecche da biliardo. Potete aiutarmi?
Di
cerchio
(inviato il 11/05/2012 @ 13:04:40)
@ Cerchio - Non ne so niente. Qual'è il problema?
Di
Piton
(inviato il 12/05/2012 @ 00:09:10)
Vorrei costruirmi da solo dei cuoietti che si montano sullestremità dei puntalini delle stecche da biliardo. Materiale: cuoio. Diametro: 12 mm. altezza: 6 cm. Come posso crearmi il cuoio, che abbia una buona resistenza,compattezza, elasticita? Oppure adoperando cuoio già trattato, tipo suola delle scarpe, come posso indurirlo? Piton te ne sare molto grato se potessi aiutarmi in merito.
Di
cerchio
(inviato il 13/05/2012 @ 15:06:05)
@ Cerchio - Mi sono fatto un giro in rete per capire meglio ciò che chiedi. I cuoietti avranno sicuramente 12 mm di diametro ma, è impossibile che abbiano 6 CENTIMETRI di altezza, forse volevi scrivere millimetri! Infatti, anche con una stima spannometrica "ad occhio" delle foto di una tipica stecca da biliardo, il cuoio all'estremità non è più alto di sei millimetri. Non credo che tu te lo possa autoprodurre, sarebbe operazione lunga, complicata e costosa quindi la cosa più efficace è usare del cuoio già pronto di spessore opportuno. Devi rivolgerti ad un fornitore per calzolai presente nella tua città. Ci deve essere per forza, altrimenti dove potrebbero comprarre i calzolai il materiale che serve loro? Una volta che hai individuato il negozio vai e ti scegli il cuoio che ti serve. Nel caso abitassi a Roma o dintorni, in città c'è "Scafidi" che è fornitissimo di tutti i tipi di cuoio. Spero di esserti stato d'aiuto e auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 14/05/2012 @ 12:06:16)
Piton grazie per esserti interressato al problema,ho provato con dei calzolai ed ho adoperando della suola per scarpe,sai dirmi come è possibile indurirla ulteriormente?
Di
cerchio
(inviato il 14/05/2012 @ 14:06:05)
@ Cerchio - Mi dispiace ma, in questo non posso aiutarti. Io proverei anche con il cuoio conciato per cinghie, tomaie e finimenti. Nei calzolai forse non è roba facile da trovare ma, presso i loro fornitori non dovrebbe essere difficile.
Di
Piton
(inviato il 14/05/2012 @ 18:09:01)
vale anche per pelle di volpe??
Di
saro
(inviato il 16/09/2012 @ 21:17:54)
@saro - Confermiamo, la concia bianca vale anche per la pelle di volpe.
Saluti cordiali.
Di
Piton
(inviato il 18/09/2012 @ 11:04:46)
salve atutti ho un otre per zampogna conciato solo con il sale. come posso procedere per ammorbidirlo e finire la concia? grazie e saluti
@ Feliciano Cirimele - Essendo un otre per zampogna immagino sia una pelle cucita quindi prima di tutto dovrai aprirla eliminando le cuciture e stendendola poi dovrai rinverdire la pelle portandola "in trippa", cioè la devi mettere a mollo in acqua fredda per alcuni giorni fino a quando, lato carne, non assumerà la consistenza della "trippa".
Dopo la tratti come descritto negli articoli. Auguri di successo
Di
Piton
(inviato il 30/10/2012 @ 11:30:16)
Ciao ho delle pelli già conciate di cervo, ma l'odore di selvatico è forte, ho provato a lavarne una con shampoo e balsamo, il pelo è morbidissimo ma l'odore è rimasto come posso fare? grazie
Di
Sara
(inviato il 07/11/2012 @ 16:16:53)
@ Sara - Ciò che racconti è strano. Le pelli conciate di solito perdono quasi completamente il loro odore tranne lievi tracce residue lato pelo.
Proprio sicura che siano conciate e non solo salate?
Il cuoio lato carne di che colore è? Se le pelli sono state conciate all'allume il colore dovrebbe essere bianco, se sono state conciate al cromo dovrebbero essere di un colore tendente al verde.
Di
Piton
(inviato il 08/11/2012 @ 11:25:23)
Il lato pelle e' marroncino chiaro, beige e non è proprio morbidissimo, una ho provato a lavarla poi quando si è asciugata l'ho messa in un sacco con segatura e trielina, va meglio ma la parte della pelle non è' morbidissima.
Di
Sara
(inviato il 11/11/2012 @ 00:02:12)
@Sara - Se il cuoio è marroncino o beige allora la pelle è stata conciata all'olio di pesce o di bue e si spiega l'odore.
Non è stata lavata bene al termine del trattamento e se diventa dura dopo averla lavata non è stata "stagionata" abbastanza.
Penso che le operazioni che stai facendo siano le uniche possibili, magari la trielina è un solvente un po' troppo energico ma, la segatura per asciugarla e lucidarla è stata un'ottima scelta.
Se ne hai un'altra da trattare, prova a lavare con acqua tiepida ed abbondante sapone un lembo di essa, per vedere l'effetto che fa.
Auguri di successo, non siamo in grado di darti ulteriori "dritte".
Di
Piton
(inviato il 11/11/2012 @ 12:33:32)
Grazie, proverò con un'altra e poi vi farò sapere!
Di
Sara
(inviato il 11/11/2012 @ 17:43:27)
Ciao sono un nuovo visitatore e vorrei un consiglio; ho recuperato da un amico cacciatore una pelle di lepre fresca e vorrei conservarla, mi serve il pelo per fare le mosche da pesca, il metodo glacè si addice? Il pelo con il trattamento rimane lucido e integro , cosa per me fondamentale? Grazie per l'attenzione ciao Marco
Di
Marco
(inviato il 16/11/2012 @ 15:05:56)
@Marco - Con la concia glacè il pelo rimane lucido e integro, quindi se ti servono dei ciuffetti da tagliare da essa per usarli come esca va benissimo. Se invece pensi di tagliare una strisciolina di pelle pelo compreso da usare come esca ricorda che bagnata la pelle torna "in trippa", cioè molle. Sospetto che la cosa sia ininfluente o forse addirittura vantaggiosa ai fini della pesca, i pesci potrebbero scambiare la strisciolina di pelle come un appetitoso vermetto bianco e peloso
Di
Piton
(inviato il 16/11/2012 @ 20:43:41)
Ti ringrazio per la pronta , gentile e permettimi di dire dettagliata risposta! Non sò se vai a pesca ma hai centrato in pieno l'utilizzo che voglio farne! Nel fine settimana ho operato come da istruzioni , ho solo dovuto adattare i tempi a quelli a me disponibili. Ogni operazione è durata 12 ore più o meno, spero non sia troppo per il passaggio con acqua , sale e acido! ho le foto e se riesce il tutto te le invio. Una domanda: a che temperatura è meglio farla asciugare dopo averla strizzata, su un assa di legno ,polistirolo ,cartone o altro? Grazie dei preziosi consigli. Marco
Di
marco
(inviato il 19/11/2012 @ 09:38:59)
....dimenticavo ; lascio un consiglio dalla mia primissima esperienza , per far sciogliere L' ALLUME puro in stick da barba rimboccatevi bene le maniche ....fino ai calzini, io ci ho messo una vita e alla fine l'ho grattuggiato alla parmigiano reggiano... ciao Marco
Di
marco
(inviato il 19/11/2012 @ 10:04:26)
@Marco - La pelle dopo il trattamento deve asciugare all'ombra e lentamente. Quanto lentamente? Abbastanza da permetterti di stirare con le dita le piccole chiazze quasi asciutte che si formano man mano in modo che diventino bianche. Se si asciuga troppo non riuscirai a stirarla e diventerà una latta Puoi appenderla dove vuoi, uno stendino per panni da interno oppure anche il dorso di una sedia vanno bene. Leggo che hai dovuto lottare con l'allume. Se dalle tue parti ci fosse qualche negozio che vende terre colorate o prodotti chimici potresti comprare quello già in grani che costa circa 4 euro al chilo e si scioglie benissimo. Non oso immaginare quanto te l'abbiano fatto pagare quell'allume in stick.
Di
Piton
(inviato il 19/11/2012 @ 10:57:57)
spesa di 10 euro per lo stick , e per la pelle ho deciso di costruire , sotto consiglio di un amico, un telaio in legno e fissarla ai bordi/angoli schiacciando la pelle tra due legni dove i chiodi non la attraversino , alla siux...forse tribulerò man mano che asciuga? Marco
Di
marco
(inviato il 19/11/2012 @ 12:12:31)
@Marco - Ti stai inutilmente complicando la vita. Quella tecnica serve per mantenere distese le pelli salate o seccate al sole per il trasporto verso il luogo di concia. In fase di asciugatura lenta dopo la concia è solo un impiccio che non serve a niente. Non puoi lasciarla così aspettando che asciughi senza stirarla tra le dita perché otterrai una latta ben stesa.
Di
Piton
(inviato il 19/11/2012 @ 13:20:21)
Ok grazie per la dritta! eseguirò l'asciugatura "stendendola" e tirandola man mano che asciuga come dici tu. Grazie di tutto e soprattutto della pazienza. Marco
Di
Marco
(inviato il 19/11/2012 @ 14:40:55)
ho trovato una volpe investita è stata scuoiata ed ora il pelo è sotto sale..come si procede per ottenere un collo morbido?
@ Silviettin - Segui le istruzioni presenti in questo articolo ed otterrai una pelle morbida. Poi potrai tagliarla, rifilarla, modellarla come vorrai.
Di
Piton
(inviato il 27/11/2012 @ 20:05:47)
scusa piton sono nuova non ho ancora capito bene come funziona..mi potresti dire l articolo qual'è?scusami ancora
Di
Anonimo
(inviato il 28/11/2012 @ 11:08:58)
@ Silviettin - Scorri questa pagina che stai commentando verso l'alto. Troverai l'articolo che si chiama "La concia glacè tra antico e moderno".
Di
Piton
(inviato il 28/11/2012 @ 12:29:35)
grazie mille dopo ci sono arrivata =)...un ultima domanda..il procedimento va bene questo?http://www.cottoemangiato.net/blog/youngsun-lee/2010/november/la-concia-come-conciare-una-pelle...fino al punto 11?
Di
silviettin
(inviato il 28/11/2012 @ 17:15:43)
uffà non ho capito la prima parte che qui non si trova la si deve fare giusto?e dopo i 30 giorni si fa questa seconda fase?aiutoooo non capisco nulla :/
Di
silviettin
(inviato il 28/11/2012 @ 18:34:42)
ripongo la domanda..l unico procedimento da fare è questo che leggo sopra o devo prima eseguire l altro e dopo i 30 giorni fare questo??
Di
silviettin
(inviato il 28/11/2012 @ 19:04:35)
@ Silviettin - Il sito cottoemangiato.net ha copiato entrambi i miei articoli sulla concia e li ha messi in sequenza come fosse uno, per questo ci capisci poco.
Gli originali li trovi su questo blog e sono mia proprietà intellettuale.
Ci sono due metodi illustrati per la concia delle pelli, il primo è quello che mi ha insegnato il nonno e funziona, il secondo è una mia rielaborazione in chiave moderna della concia "glacè" che nel passato veniva usata per la pelletteria di gran pregio e funziona meglio.
Praticamente, per trattare la tua pelle con il metodo "glacè" devi usare SOLO la procedura descritta qua sopra.
Ho scritto a cottoemangiato.net chiedendo loro di aggiungere i link alle versioni originali degli articoli, giusto per il rispetto della proprietà intellettuale.
Di
Piton
(inviato il 29/11/2012 @ 12:02:31)
piton grazie mille per la disponibilità =)..
Di
silviettin
(inviato il 29/11/2012 @ 14:14:52)
salve piton. Sono un pescatore e amo mangiare il pescato, talvolta mi capita di catturare grossi gronghi, murene, razze e altri pesci con la pelle liscia e senza squame, e leggendo i tuoi articoli mi è sorta la curiosità di provare la concia anche su questi pesci (appena ne catturerò un bell'esemplare). Trattandosi di pesci, e dato che le pelli in questione sono più sottili rispetto ai mammiferi... ci son variazioni rispetto alle linee guida dell'articolo? Hai suggerimenti per preservarne il colore o qualche altra cosa? Ti ringrazio per l'attenzione Alessio
Di
alessio
(inviato il 12/12/2012 @ 21:00:23)
@ Alessio - Mio figlio una volta ha provato a conciare all'allume una pelle di serpente ma, non funziona. Quando si stira saltano le squame.
Non abbiamo mai provato con la pelle delle murene, ho seri dubbi che possa funzionare ma, una prova male non fa.
Se ti riesce faccelo sapere ed auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 12/12/2012 @ 21:19:48)
salve, quasi due settimane fà ho investito una lepre. Adesso ho la pelle sotto sale, vorrei farmi una sciarpa perchè è molto morbida o una borsetta. Conoscete un posto vicino Padova a cui posso rivolgermi? Grazie mille.
Di
Noemi
(inviato il 27/12/2012 @ 02:58:33)
@ Noemi - No, purtroppo in questo non possiamo aiutarti.
Perché non te la conci da sola la pelle? Come avrai letto è operazione molto facile.
Di
Piton
(inviato il 27/12/2012 @ 12:14:26)
Ciao , volevo dirti che quando ho fatto la pappetta di uovo farina e acqua ho cercato il più possibile di non fare grumi , solo che un pò si sono formati lostesso ed io l'ho ugualmente messa nella soluzione di concia . la mia domanda è come faccio a mettere la pelle ad asciugare se rimangono i grumi sul pelo(visto che non si deve sciaquare )? ciao ,grazie in anticipo
Di
maurizio
(inviato il 22/01/2013 @ 15:18:51)
@ Maurizio - Il problema non si pone. Quando si sono asciugati li elimini spazzolando il pelo e poi lo lucidi con un po' di segatura appena umida, sempre spazzolando.
Di
Piton
(inviato il 22/01/2013 @ 16:09:38)
ok , grazie mille . poi ti volevo chiedre un'altra cosa : visto che non ho avuto il tempo ,la pappetta all'uovo l'ho messa in ritardo di circa 5 ore da quando avevo messo il bicarbonato , il mio problema è : se devo adesso lasciare più tempo la pelle a bagno a causa del ritardo , o se anche con il ritardo posso mantenere i tempi "originali" . grazie ciao
Di
maurizio
(inviato il 22/01/2013 @ 16:38:31)
@ Maurizio - Devi dare tempo al grasso solubile di penetrare dentro al derma quindi devi allungare i tempi totali.
Dodici ore a partire da quando hai aggiunto l'uovo. Puoi ridurre di qualche ora, diciamo 10 ore ma non esagerare altrimenti l'aver aggiunto il grasso diventa operazione inutile.
Di
Piton
(inviato il 22/01/2013 @ 18:50:34)
ciao , e se invece di farla stare 12 ore dopo aver messo l'uovo la faccio stare 3 ore in più va bene lostesso ? ciao
Di
maurizio
(inviato il 22/01/2013 @ 19:13:13)
@ Maurizio - Ma sì, al massimo la butti
Di
Piton
(inviato il 22/01/2013 @ 22:06:04)
ciao , ormai e da qualche giorno che la pelle è stesa , oggi sono iniziate ad apparire le prime chiazze di asciutto così sono stato per mezzora a stendere la pelle con le dita . finquì tutto bene , lunico inconveniente è che la pelle , non è che puzzì , è che a un'odore un pò strano , non so come dire ! è normale ?? si può fare qualcosa ??ciao
Di
maurizio
(inviato il 26/01/2013 @ 11:47:36)
@ Maurizio - Ovvio che la pelle in fase di concia abbia un suo odore particolare e non c'è modo di evitarlo.
Con la stagionatura però si attenuerà moltissimo fin quasi a sparire.
Ci vorranno alcuni mesi perché scompaia quasi del tutto. Complimenti per la costanza che certamente ti darà soddisfazione.
Di
Piton
(inviato il 26/01/2013 @ 13:00:52)
Ciao , adesso continuerò a stenderla fin quando non si è asciugata del tutto , comunque a me l'odore non mi da fastidio e se poi pian piano svanisce meglio ! Poi quando sarà tutto terminato la trasformerò in un tappetino ! Ciao , grazie mille della pazienza , poi ti farò sapere a lavoro terminato . ciao
Di
maurizio
(inviato il 26/01/2013 @ 14:17:15)
Ciao,mi hanno suggerito di usare la glicerina al posto dell'uovo per rendere la pelle morbida. Puo' andare bene bene ho mi hanno detto una sciocchezza? Devo sperimentare la concia su alcune pelli di volpe. Ho già conciato due pelli,sempre di volpe con una procedura simile a quella descritta nell'altro articolo e non sono venute male,solamente la pelle é rimasta sottile.
Di
Simone
(inviato il 29/01/2013 @ 12:08:45)
@ Simone - Il guaio della glicerina è che non è solubile in acqua. Applicarla dopo la concia inzuppando tutto il cuoio non mi sembra idea praticabile. Forse bisognerebbe prima provare ad emulsionarla con l'acqua usando la lecitina di soia e vedere se funziona. Il libro che ho letto non ne fa cenno però in rete si trovano prodotti industriali per conceria che si dicono ingrassanti. Non li abbiamo mai provati. Anche perché non credo che li vendano un litro alla volta
Di
Piton
(inviato il 29/01/2013 @ 16:52:52)
Ok,grazie. Vado sul sicuro e utilizzo l'uovo! Magari faccio due prove su dei pezzi piccoli di pelle per vedere il risultato. Comunque se la pelle concita rimane morbida ma sottile potrebbe essere la soluzione che é poco acida? Grazie Ciao
Di
Simone
(inviato il 30/01/2013 @ 12:53:30)
salve Piton, purtroppo l'esperimento con la murena è fallito, il colore tipico tende a scolorisci e a "squagliarsi"... le mecchietta gialle tendono al bianco, e il nero scema in viola, fino a uniformarsi il tutto in un tristissimo grigio. Inoltre, la pelle diventa stra-delicata e senza forza, basta un nulla perchè si laceri. Per tuo figlio, qualora gli capiti un altra pelle di serpente, posso aiutarti io per una volta! La pelle va scarnificarla bene, si mette abbondante sale da cucina sul lato carne, si piega e si lascia 2giorni cosi. Al momento di riscarnificarla vengon via più agevolmente i residui. La si lava bene per levar tutto il sale. Successivamente, la pelle va messa in barattolino da conserva (4stagioni), in soluzione 50% alcol (anche denaturato va bene) e 50% glicerolo (anche glicerina va bene). La pelle la si lascia immersa 15giorni, rimestandola 2volte al giorno. Infine va estrata, messa in tiro con dei chiodini, e pestata con dei colpetti per ammorbidità. Se fa tutto minuziosamente il colore resta invariato, e la pelle è mordissima. Grazie per i tuoi consigli saluti Alessio
Di
Alessio
(inviato il 30/01/2013 @ 14:00:33)
@ Simone - Se la pelle rimane troppo sottile la causa è troppo sale o troppo poco acido. L'acido la gonfia, il sale tampona il gonfiore evitando che diventi troppo gonfia e delicata. "In media stat virtus"
Di
Piton
(inviato il 30/01/2013 @ 14:47:03)
@ Alessio - Grazie per le indicazioni circa il trattamento della pelle di serpente.
Nel caso ricapitasse proveremo.
Mi dispiace per la pelle di murena ma, lo sospettavo. Non se ne vedono in giro, quindi un motivo doveva esserci.
Di
Piton
(inviato il 30/01/2013 @ 14:51:01)
ciao Piton complimenti per l'interessantissimo articolo.Leggendo mi è sorto un dubbio: che scopo ha l'uso del bottale che qui non mi sembra citato??grazie anticipatamente
Di
carlo
(inviato il 31/01/2013 @ 15:27:20)
@ Carlo - Il Bottale è una specie di grossa lavatrice e viene usato nelle concerie per accelerare i tempi di trattamento. Le pelli poste all'interno vengono sbattute dal movimento rotatorio quindi tutti i processi chimici si accelerano. Si controlla anche che la temperatura sia la massima possibile per lo specifico trattamento ed il valore di acidità e densità della soluzione quello giusto. Le stesse operazioni eseguite in ambiente statico e con temperatura bassa necessitano di tempi molto più lunghi, come quelli descritti nell'articolo che stiamo commentando. Non vorrai comprare ed installare un Bottale per fare prima, spero
Di
Piton
(inviato il 31/01/2013 @ 23:15:51)
ciao e grazie, ma per pulire che sapone bisogna usare??
Di
carlo
(inviato il 01/02/2013 @ 15:34:09)
@ Carlo - Noi usiamo il sapone di Marsiglia liquido ma, penso che puoi usare quello che usi di solito.
Di
Piton
(inviato il 02/02/2013 @ 00:23:38)
ciao conosci un metodo per scarnificare la pelle di coniglio senza rischiare di romperla?
Di
francesco
(inviato il 03/02/2013 @ 20:56:20)
@ Francesco - Devi farti aiutare da qualcuno che tiene ben distesa una parte della pelle lata carne e tu, con un coltello, in questo caso affilato, gli fai "la barba" tenendo la lama perpendicolare, dritta insomma.
Se inclini la lama tagli il cuoio, quindi attenzione.
Ovviamente questa operazione elimina i dettagli, il grosso devi averlo già eseguito.
Di
Piton
(inviato il 04/02/2013 @ 00:21:58)
ciao ma indicativamente da quando le pellicce vengono messe ad asciugare, fino alla completa asciugatura, quanto tempo trascorre?
Di
jack
(inviato il 06/02/2013 @ 21:30:54)
@ Jack - In una estate secca del sud una pelle bagnata potrebbe asciugare in un giorno, in un inverno freddo e umido del nord non saprei, forse anche tre o quattro giorni di sole.
Tutto dipende dalla temperatura dell'ambiente in cui la pelle è posta, dalla sua umidità relativa e dalla ventilazione presente.
Di
Piton
(inviato il 07/02/2013 @ 01:43:35)
ciao ma se devo fare 3 pellicce di coniglio devo mettere 450 gr di allume,cioè triplicare le dosi??
Di
carlo
(inviato il 18/02/2013 @ 21:34:35)
@ Carlo - No, se tutte pesano quanto la pelle di un agnello bastano le dosi indicate.
Insomma, se pesano tra i 2,5 ed i 3 Kg vanno bene quelle dosi, altrimenti dovrai aumentarle sia in liquido sia in sali, acidi e basi.
Di
Piton
(inviato il 18/02/2013 @ 21:59:07)
ho una pelle di cinghiale con la testa,puo' funzionare la concia con l'allume? e per la testa come devo fare, visto che ha le ossa?
Di
mario
(inviato il 26/02/2013 @ 10:41:40)
@Mario - In teoria e sgrassandola molto bene sì ma, non abbiamo alcuna esperienza in proposito. La testa non si concia, si imbalsama. Anche su questo tipo di operazioni non abbiamo alcuna esperienza. Forse bisognerebbe prima trattarla con un conciante per rendere non putrescibile il derma e poi effettuare iniezioni di formalina nelle carni ed ossa residue. Ovviamente andrebbero comunque eliminate tutte le parti molli interne, cervello ed occhi per cominciare. Se ci riesci poi facci sapere
Di
Piton
(inviato il 26/02/2013 @ 11:02:18)
ciao scusa ho un tappeto di mucca che ho lavato con acqua e sciampo ...e asciugato al sole .... duro come pietra,,,, posso rimediare ? il cuoio sotto è grigio chiaro
Di
cinzia
(inviato il 15/03/2013 @ 14:19:56)
@ Cinzia - La vedo dura. Mio figlio che ha voluto comunque provare a conciare una pelle di vitello che gli avevano regalato anche dopo il mio consiglio di desistere, ha ottenuto una bella latta.
Il problema è che sono pelli troppo grandi e spesse per poter essere trattate a mani nude. Servirebbero le macchine palissonatrici. A mano non si riesce a stirare il derma in fase di asciugatura evitando che si indurisca come latta perché è troppo duro e troppo spesso.
Se vuoi tentare dovresti bagnare nuovamente la pelle e mentre si asciuga tentare di stirare le parti semi asciutte. Facile a dirsi quasi impossibile a farsi.
Di
Piton
(inviato il 15/03/2013 @ 15:24:16)
ciao.. sempre cinzia,prima la pelle di mucca era morbidissima. non credi proprio che la possa recuperare?
Di
cinzia
(inviato il 26/03/2013 @ 12:27:08)
@ Cinzia - Dubito fortemente. Forse con un martello di legno battendo lato cuoio su un letto morbido che faccia "affondare" il colpo il tutto mentre si sta asciugando. L'obiettivo è sempre stirare le fibre del derma e dato che il derma è spesso, con le sole mani non ce la puoi fare.
Di
Piton
(inviato il 26/03/2013 @ 13:20:11)
voglio conciare la pelle di un collo di gallo, volendo conservare le piume per costruire le mosche da pesca,potete darmi un consiglio che sia semplice?
@Dante pesca - Non abbiamo mai conciato pelle di gallo ma, per conservare le piume, anche quelle piccole, non mi risulta serva un processo di concia. Ero piccolo ma, se non ricordo male la nonna le piume prima le bolliva rapidamente poi le asciugava al sole e poi le metteva nelle federe dei cuscini.
Se vuoi comunque fare un tentativo di concia procedi seguendo le indicazioni presenti nei due articoli e poi facci sapere com'è andata.
Di
Piton
(inviato il 29/03/2013 @ 21:58:52)
Ciao Piton ti faccio i miei complimenti ho conciato la pelle di volpe che trovai morta e grazie al tuo metodo è venuta magnificamente..l unica cosa è che da questo inverno la pelle interna non si è ancora asciutta del tutto solo la parte delle zampe.e normale? Come posso fare? ? ? Grazie in anticipo
Complimenti per il blog. Mi fa molto piacere sapere che ci sono molti altri appassionati alla concia "casalinga" come me! :) ora i miei amici smetteranno di vedermi come 1pazzo furiso. Ho già "conciato" con altri metodi animali diversi ma poi ho trovato questa "bibbia" e.. 1volpe! Quando indicate "alcune ore" nel metodo glace cosa intendete? ci sono problemi a dilatare i tempi di "acidificazione" e "basificazione"? Possono arrivare queste fasi a durare 12ore l'una?
Di
Marco M.
(inviato il 27/05/2013 @ 19:53:09)
@Marco M. - Non abbiamo mai prolungato tanto i tempi quindi non posso testimoniare che la cosa non abbia alcun effetto. In teoria non dovrebbe succedere niente di grave ma, non ci metterei la mano sul fuoco
Di
Piton
(inviato il 27/05/2013 @ 20:50:43)
salve ho a disposizione alcune pelli di capretto,alcune conciaate con il vostro metodo ma rimaste rigide come carta.. pensavo di riprovare il sistema di concia sopra descritto e asciugare le pelli in asciugatrice/centrifuga (quella per asciugare i vestiti) di modo che le pelli rotolando e muovendosi durante l asciugatura rimangano morbide..cosa ne pensate?
Di
mario
(inviato il 23/06/2013 @ 17:33:41)
@Mario - Penso che non funzionerà perché l'energia necessaria alla separazione delle fibre del derma è più grande e di molto di quella ottenibile per gravità dallo stesso peso della pelle.
O compri una palissonatrice o lo fai a mano stirando le chiazze di pelle quasi asciutta con le dita.
Non vedo altri metodi possibili. Se fosse stato così facile non avrebbero mai costruito le macchine palissonatrici.
Di
Piton
(inviato il 24/06/2013 @ 11:36:47)
Ciao Piton , vorrei eseguire il procedimento della concia glasse' ma ho un dubbio... L'acido cloridrico dove potrei reperirlo? Anche in questo proc si può usare l'allume di Rocca giusto? Spero di trovare tutto il necessario essendo che vivo in olanda in caso mi farò fare un pacco dall'Italia :)
Di
Monica
(inviato il 04/07/2013 @ 08:53:17)
@Monica - L'acido cloridrico (formula chimica HCl) viene chiamato anche acido muriatico. In olandese non saprei come lo chiamano ma, è un prodotto che viene usato sia dalle casalinghe per eliminare il calcio dai sanitari sia dai muratori per pulire le piastrelle prima della consegna del lavoro al cliente.
Quello ad uso domestico è molto diluito (10% acido ed il resto acqua), quello usato dai muratori è più concentrato (33% acido ed il resto acqua).
Nei nostri conti abbiamo preso come riferimento l'acido dei muratori ma, si può usare anche quello casalingo, basta aumentare le dosi di circa tre volte.
L'allume di rocca penso che non avrai difficoltà a trovarlo nelle farmacie, è un prodotto dell'antica farmacopea usato come astringente ed antiemorragico.
Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 04/07/2013 @ 11:08:37)
Per fare l'attaccapanni con le zampe (cervo, capriolo, camoscio) le immergo per circa 30 giorni in acqua e formalina 3 a 1 (tenuto conto che la formalina è a sua volta al 30%), poi taglio l'osso alla lunghezza voluta (ca. 20 cm.) e lo svuoto del contenuto (midollo). Infine, dopo aver forato il supporto (ramo - bello - o tavoletta di cirmolo) in corrispondenza della collocazione della zampa, inserisco una vite passante da legno lunga ca 20 cm. e la avvito (da dietro) nella zampa dopo aver riempito la cavità con Pattex mille chiodi. Sono anni che uso i vari attaccapanni, ed è tutto ok. Waidmannsheil!
Di
Marco
(inviato il 03/10/2013 @ 06:58:29)
@Marco - Grazie per le info. La formalina dove la compri e che nome commerciale ha?
Di
Piton
(inviato il 03/10/2013 @ 18:41:40)
volevo ringrazziarvi molto, perche è un paio d'anni che concio alcune pelli dal mio allevamento di capre o di selvaggina che miportano alcuni amici e devo dire che questa ricetta è molto valida, grazie
Di
sara
(inviato il 26/02/2014 @ 17:46:04)
@ Sara - Grazie a te per avercelo detto. Fa sempre piacere
Di
Piton
(inviato il 26/02/2014 @ 20:54:36)
Ciao Piton. ci eravamo sentiti tempo fa con email privata riguardo la concia glacè.nello specifico ti chiedevo,avendo visto dei filmati USA ,l'utilizzo come ingrassante in aggiunta all'uovo anche la maionese. ho provato il tuo metodo con 3 pelli di scoiattolo e devo dire che il risultato è stato piu che soddisfacente;ora sto provando con una faina e prossimamente vorrei tentare con un capriolo(tutte pelli prima salate). per il capriolo mi consigli di allungare un po i tempi? Ciao e grazie Normann
Di
normann
(inviato il 07/05/2014 @ 19:31:05)
@normann - I tempi che ho indicato sono già molto ampi ma, se vuoi allungarli ancora un po' male non fa se la pelle è molto spessa.
Attento a non esagerare altrimenti si potrebbe verificare una "bruciatura" sul cuoio che si vede come una macchia scura.
Considera che per la pelle di un montone quei tempi vanno benissimo. Se il Capriolo ha la pelle più spessa puoi aumentare i tempi, altrimenti è meglio di no.
Sono contento che i risultati che hai ottenuto fino ad ora sono buoni.
Di
Piton
(inviato il 08/05/2014 @ 13:46:05)
Ciao Piton. oggi ho terminato di fare la pelle di faina.Risultato ottimo. Ho rispettato i tempi che davi nella ricetta per la pelle di agnello da 2 kg,pur pesando solo160 gr scolata dopo il rinverdimento della salagione.Ho usato un solo Lt di h2o con 60gr di sale,5gr di acido al 33%,30 gr di allume,2gr di bicarbonato e 2 rossi d'uovo.Al termine ho risciacquato leggermente la pelle in h2o,strizzata,asciugata per 24 ore e stirata.Bellissima e morbidissima,e non puzza neanche di uovo.Ora tocca al capriolo.Vi farò sapere. Ps.Come faccio per mandarti le foto?
Di
Normann
(inviato il 09/05/2014 @ 18:55:55)
@Normann - Ci farebbe molto piacere vedere le tue foto. Mandale come allegato alla e-mail piton@lacucinaditonia.com
Se ci dai il permesso le pubblichiamo come opera tua, ovviamente.
Di
Piton
(inviato il 09/05/2014 @ 20:14:07)
Ciao piton ho un problema. ..ho stupidamente messo una pelliccia in lavatrice...adesso sembra di legno e si è ristretta. ..come posso rimediare? Avrei dovuto pensarci prima lo so...sono veramente dispiaciuta...ti prego dammi una mano
Di
astoria
(inviato il 19/06/2014 @ 19:52:58)
@Astoria - Se c'è una fodera devi toglierla poi tenere a mollo la pelliccia fino a quando non torna "in trippa", cioè con la consistenza della pelle fresca o quasi.
Un paio di giorni dovrebbero bastare.
Poi la strizzi e la metti ad asciugare all'ombra stirando tra le dita le chiazze di quasi asciutto che man mano si presenteranno.
Il difficile sarà mantenere le proporzioni originali delle varie pezze che compongono una pelliccia ma, con un po' di attenzione ce la puoi fare.
Certo, non è operazione banale ma, questo già lo sai.
Di
Piton
(inviato il 20/06/2014 @ 21:43:50)
Ps: alla tua ricetta ho aggiunto 400 gr di cervello al posto delle uova e messa ad asciugare tesa su un telaio, ogni tanto passata con una pietra arrotondata come nella concia indiana e il risultato è piuttosto buono senza doverla stirare con le mani.
Grazie in anticipo
ciao, scusa,mi sono perso un pezzo di commento da qualche parte. Complimenti davvero per l'articolo e per il sito. avrei un paio di domande: vorrei tingere una pelle di pecora in pelo conciata con il tuo metodo, purtroppo la coloreria italiana (per la lana) prevede un bagno di 15 minuti a 80° ma a quella temperatura ci puoi fare una zuppa e non credo sia sopportabile nemmeno dalle conce meno delicate. pensi si possa tingere a freddo? Inoltre il colore si fissa con acido citrico, sarà il caso di aggiungere del sale per evitare di indebolire la pelle?
grazie in anticipo
@Alessandro - Non abbiamo mai tinto le pellicce quindi non possiamo fornirti la nostra esperienza, che non c'è. Però io proverei ad aggiungere il colorante subito dopo il bagno di concia, quando il pelo è già stato "mordenzato" dall'allume. Certo, non a quelle temperature. Devi trovare un colorante che funzioni sotto i 40° C. Proverei con l'Anilina solubile in acqua ma, sono solo teorie, pratica zero
Di
Piton
(inviato il 08/10/2014 @ 20:45:35)
salve, dopo aver consultato il sito dell'istituto conciario, credo di aver capito che il solfato di alluminio di cui è in parte composto l'allume sia l'unico ad agire come mordente, e non il solfato di potassio. A questo punto, poichè ho difficoltà a reperire l'allume, potrei provare con il solfato di alluminio del tipo utilizzato nel giardinaggio? grazie
Di
carlo
(inviato il 31/12/2014 @ 12:05:53)
@Carlo - Non ho mai provato ma, in teoria dovrebbe funzionare. Fai attenzione alle quantità perché ho seri dubbi che il solfato di alluminio usato nel giardinaggio sia puro. Sarà certamente legato ad altri composti di cui sappiamo niente sui loro effetti nella concia. Attenzione anche alle dosi, dovrai cercare nelle etichette quanto solfato di alluminio è presente in percentuale nel composto che compri e fare le dovute proporzioni. Se fai l'esperimento facci sapere i risultati. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 03/01/2015 @ 12:04:58)
Ciao Piton.Ho salato 2 pelli di Agnello per poi conciarle come gia' ho fatto altre volte, ma quando le ho aperte per cominciare a lavarle ho visto che il Cuoio aveva delle Macchie nere ,sapresti dirmi come sono venute?Mi piacerebbe farti vedere le foto come posso fare? Grazie.
Di
riccardo
(inviato il 23/02/2015 @ 21:11:09)
@Riccardo - Non conosco la causa delle macchie nere, a noi non è mai successo. Immagino possa trattarsi di un inizio di putrefazione se non hai salato abbondantemente ed uniformemente la pelle lato cuoio. In questo caso il pelo dall'altro lato si dovrebbe staccare anche d una piccola tensione, se non si stacca proprio non so a cosa possano essere dovute quelle macchie. Per mostrarmi le foto basta che le mandi come allegato ad una mail al mio indirizzo di posta che trovi cliccando sul mio nome in questo commento.
Di
Piton
(inviato il 23/02/2015 @ 22:28:52)
Salve! Ho trovato questo articolo davvero molto interessante! Da tempo cercavo le tecniche di conciatura per le pellicce, per mantenerle morbide e adatte a svariati usi. Volevo porre una domanda, dato che dall'articolo non riesco del tutto a capire se il colore del pelo dell'animale mantiene il colore naturale oppure se diventi candido, c'è un modo per conciare la pelliccia senza alterare il colore del pelo dell'animale?
Mille grazie e ancora complimenti per l'articolo!
Ps: mi avete salvata :D
Di
Valky97
(inviato il 02/09/2015 @ 19:12:15)
@Valky97 - Il processo di concia descritto lascia assolutamente inalterato il colore del pelo. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 02/09/2015 @ 23:52:39)
Hola! Sono sempre io! Ho un quesito da porvi, un dubbio che ho premura di risolvere. Sono riuscita a recuperare una pelle di capriolo da uno dei cacciatori della mia zona. La cosa che non ho capito è se la scarnificatura della pelle deve esser fatta prima o dopo salatura.
Saluti!
Di
Valky97
(inviato il 20/09/2015 @ 14:31:20)
@Valky97 - La salatura serve per conservare la pelle fino al momento della concia. Se la conci subito non è necessario salarla. La scarnificazione si effettua prima della concia, sulla pelle conservata o sulla pelle fresca. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 20/09/2015 @ 17:05:07)
Grazie mille :D
Di
Valky97
(inviato il 20/09/2015 @ 17:19:32)
Ciao Piton. Ti ho mandato un paio di messaggi privati con allegate le foto di qualche lavoro eseguito.Spero ti siano arrivate
Di
normann
(inviato il 16/12/2015 @ 10:09:03)
@Normann - Foto arrivate, elaborate e pubblicate. Grazie per esserti ricordato di mostrarci i risultati delle nostre indicazioni. In molti anni sei il primo, gli altri promettono di farlo ma,non mantengono
Di
Piton
(inviato il 16/12/2015 @ 11:37:16)
Ciao Piton. Grazie per la pubblicazione delle mie foto. Ho appena finito di sfibrare la pelle del daino;mamma mia che fatica!prevedendo che sarebbe stato un lavoraccio,ho adottato una tecnica nuova che avevo visto fare su video di you tube.Finita la concia,ho messo la pelle in lavatrice e l'ho centrifugata.Poi ho praticato dei fori tutto intornoe stesa tirata su un telaio.fatta asciugare due giorni e con un palo di legno arrotondato all'estremità ho cominciato lentamente a sfibrare la pelle.Ora non è ancora completamente asciutta,al tatto si sente ancora un pò di umidità residua cmq si sente già morbida.A lavoro ultimato ti farò vedere.Saluti e auguri a tutti di buone feste.Normann
Di
superdragotex@gmail.com
(inviato il 19/12/2015 @ 10:47:05)
Ciao.... Sto conciando una grossa pelle di agnellone Ne ho conciata per la prima volta una l'altro giorno con il primo metodo. Volevo chiederti se c'era un modo specifico per scarnificare la pelle... perche non è affato facile levare tutto il grasso dalla pelle. Poi questa peserà un po più di 2 chili... come mi comporto? Grazie per aver messo queste info a disposizione! Cordiali saluti Keren
@Keren Speca - Non ci sono tecniche particolari per scarnificare le pelli. A livello industriale usano delle macchine che effettuano tagli millimetrici su tutta la superfice della pelle ma, in casa ci sei solo tu col tuo coltello affilato che deve eliminare il carniccio senza tagliare il derma. Una pelle di due chili va benissimo, si maneggia agevolmente e le dosi di soluzione indicati sono sufficienti. Comportati normalmente, non ci sono esigenze particolari. Vedrai che con il metodo "glacè" il risultato sarà migliore del precedente. Buone feste e auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 24/12/2015 @ 10:28:34)
Grazie Piton della tua risposta! A presto!
buongiorno!! sto conciando delle pelli di coniglio..l unico mio dubbio che sorge è quello dell odore..dato che è la prima volta che concio della pelle..vorrei sapere se quando è terminata la conciatura e quindi la pelle è asciugata se si sente ancora l odore sgradevole o se sparisce dato che durante tutto il procedimento si sentiva..grazie mille
Di
elisabeth
(inviato il 27/02/2016 @ 15:30:48)
@Elisabeth - Odore davvero sgradevole non se ne dovrebbe sentire in nessun passo del processo di concia, se si sente le pelli non stavano bene, non sono state salate bene, non sono state conservate bene e sono iniziati i processi di fermentazione che faranno anche cadere ciuffi di pelo.
Durante la concia si dovrebbe sentire l'odore del bagno e quello della pelliccia fresca, che non è un profumo ma, neanche una puzza.
Quando le pelli si asciugheranno gli odori scompariranno comunque, anche quello d'uovo.
Di
Piton
(inviato il 27/02/2016 @ 21:15:31)
Buongiorno!! Ho conciato delle pelli di coniglio..ho letto che mentre si asciugano le devo stirare..ma o si raggrinzisce la pelle o diventano morbide e dopo circa due ore tornano dure..se rimangono di questa consistenza sono inutilizzabili..qualcuno può darmi un consiglio?? Grazie mille
Di
elisabeth
(inviato il 02/03/2016 @ 16:16:43)
@Elisabeth - Hai conciato le pelli come descritto nell'articolo qua sopra o hai usato un metodo tutto tuo?
Se hai seguito le mie indicazioni l'effetto che racconti non può succedere perché le ZONE più asciutte, stirandole tra le dita si screpolano, diventano bianche e restano così.
Se provi a fare la stessa operazione nelle zone ancora bagnate o umide l'effetto screpolatura con bianco emergente non si verifica, la pelle si allunga e dopo qualche secondo torna alla condizione iniziale quindi devi aspettare che la ZONA si asciughi ulteriormente.
Se hai seguito un altro procedimento di concia non saprei che dirti.
Di
Piton
(inviato il 03/03/2016 @ 10:30:56)
ho conciato le pelli col metodo dell articolo riportato qui sopra..l unica variante è che non ho messo l acido muriatico al 33% ma al 15% e quindi ho moltiplicato la dose..per stirarle si intende tirare la pelle con le mani per poterla allungare? grazie mille
Di
elisabeth
(inviato il 03/03/2016 @ 15:28:06)
@Elisabeth - Si intende pinzare con le dita o anche con le unghie la zona asciutta e stirarla.
Si allungherà screpolandosi e diventando bianca.
Se tutta la pelle è asciutta e dura diventa impossibile fare l'operazione. Serve la "giusta" quantità di umidità che ti permetta di stirarla facendola diventare bianca e questo succede durante il processo di asciugatura lenta, all'ombra, che avverrà a chiazze.
Man mano che si presenta una chiazza quasi asciutta si stira. Le altre chiazze ancora bagnate anche se le stiri non succede niente, non diventano bianche.
Di
Piton
(inviato il 04/03/2016 @ 14:40:27)
Ciao, sito davvero utilissimo, ho usato le tue direttive per conciare diverse pelli di coniglio per fare una coperta. Adesso mi viene un dubbio però, se la pelle si dovesse sporcare o altro, posso lavarla in qualche modo? Forse con dei lavaggi a secco? Grazie mille
@Alessandra - Solo con lavaggi a secco perché l'acqua farebbe rinverdire le pelli che asciugandosi senza stiratura, diventerebbero rigide e corte. Complimenti per il tuo risultato
Di
Piton
(inviato il 28/04/2016 @ 10:01:37)
Buongiorno, recentemente ho conciato una pelle di camoscio seguendo le vostre indicazioni e devo dire che, considerate le condizioni della materia prima e che era il mio primo tentativo ho ottenuto un discreto risultato. Grazie per l'articolo, è stato molto utile.
Di
Stefano
(inviato il 24/06/2016 @ 17:33:02)
@Stefano - Grazie a te per avercelo comunicato. Siamo contenti quando qualcuno riesce nelle operazioni che cerchiamo di spiegare.
Di
Piton
(inviato il 27/06/2016 @ 09:13:00)
Buongiorno,anno scorso ho conciato delle pellicce di capretto,grazie alla tua ricetta sono venuti bellissime,mi sono realizzato un tappeto, nessun odore.quest'anno ho provato con 2 pelliccia di agnello, ma devo dire,che il pelo e come unto,al tato ti rimangano le mani appiccicose, il pelo e bello bianco,ho usato 10litri d'acqua al inizio alla fine quindi ho aggiunto 300g di tuorli,e per motivi di tempo,ho lasciato 18 ore prima di asciaquare ,può essere per quello,ce qualche rimedi? Grazie
Di
Ursula
(inviato il 30/06/2016 @ 13:25:51)
@Ursula - Ho seri dubbi che la causa della sensazione di unto sul pelo sia una eccessiva permanenza nell'uovo.
Al contrario del pelo di capretto, la lana degli agnelli ha sulla sua superfice molta lanolina che non hai eliminato adeguatamente nella fase di lavaggio propedeutica alla concia.
Se la cosa ti da particolarmente fastidio puoi provare ad eliminarla o ridurla con delle spazzolate a secco del pelo con la spazzola imbevuta di trielina. Operazione da fare all'aperto perché i vapori della trielina inalati non fanno benissimo e sono anche infiammabili, quindi attenzione.
Di
Piton
(inviato il 01/07/2016 @ 09:59:14)
Grazie per la tua risposta ,ho già provato a spazzolarlo,e infatto subito dopo mi sembrava molto migliorato,nella spazzola era rimasta della lanina molto ,come dire unto,dopo un po,ora mi procurò della trielina poi vi faccio sapere.
Di
Ursula
(inviato il 01/07/2016 @ 11:22:20)
Buongiorno a tutti..volevo conciare delle pelli di coniglio..come primo passaggio le ho fatte rinverdire nella sola acqua con sapone ma qualcosa è andato storto..come mai quando le ho estratte dall acqua passandoci la mano hanno iniziato a venir via tutti i pelli?? grazie mille a chi mi risponderà!!
@Elisabeth Borlini - Probabilmente le pelli non sono state salate ma, solo lasciate seccare al sole e durante l'operazione sono iniziati i processi di putrefazione dei bulbi piliferi che sono rimasti in loco a causa del restringimento del derma e che si sono staccati appena il derma si è gonfiato d'acqua.
La cura nella conservazione delle pelli destinate alla concia è fondamentale per un buon risultato finale.
Di
Piton
(inviato il 08/07/2016 @ 09:33:27)
buongiorno, ho conciato tempo fa una pelle di pitone ma è non è rimasta flessibile ed è opaca. forse ho sbagliato qualche cosa; è possibile rimediare ? Grazie
@Vincenzo Rosio - Le pelli di serpente non sono adatte ad essere conciate all'allume. Che io sappia si usa la concia all'olio ma, non abbiamo alcuna esperienza in merito. Però, ungerla abbondantemente lato cuoio con olio di bue, arrotolarla, incartarla e lasciarla così per sei mesi in soffitta male non gli dovrebbe fare, tanto peggio di così non può venire, no?
Di
Piton
(inviato il 02/10/2016 @ 13:49:59)
Buondì, ho una pelle di cinghilae uso tappeto che purtroppo è rimasta a lungo piegata. E' possibile togliere le pieghe?
Di
Donatella
(inviato il 13/12/2016 @ 12:39:16)
@Donatella - Puoi solo tentare di inumidirla lato cuoio con piccoli interventi ripetuti nei punti dove sono presenti le pieghe e quando sarà diventata più morbida stenderla in piano e lasciarla asciugare. Non bagnarla tutta perché a seconda del metodo di concia potrebbe restringersi o addirittura irrigidirsi.
Di
Piton
(inviato il 14/12/2016 @ 10:20:09)
Ciao Piton e ben ritrovato.Ci risentiamo dopo un anno preciso;ho delle nuove pelli da conciare,nello specifico,una di cervo ,2 di daino,una di tasso e due di nutria. Un tuo consiglio che vorrei a riguardo stavolta è il seguente:vorrei conciare la pelle del cervo ma senza il pelo.Ho cercato qualche notizia sul "calcinaio" ma non sono riuscito a trovare le dosi da nessuna parte.Mi puoi aiutare? Ciao.Normann
Di
superdragotex@gmail.com
(inviato il 28/12/2016 @ 10:05:15)
@superdragotex - Sui manuali riportano questa tecnica: In un chilo di calce spenta aggiungere duecento o duecentocinquanta centimetri cubi di solfuro di sodio a 20Bé e acqua quanto basta ad ottenere una pasta spalmabile sulla pelle lato carne. Dopo averla soalmata del composto piegare la pelle su se stessa, carne con carne e lasciarla appesa dal mattino alla sera quando verrà posta su un tavolo con il pelo in alto etirpandolo con le mani protette da guanti. Poi si lava il tutto bene e si procede con la concia ma, se leggi la disavventura che ci è capitata lavando energicamente una pelle con acqua, soda solvay e un po' di varecchina forse potresti emularci senza andare in giro a comprare solfuro di sodio che non credo sia facile da trovare nei ferramenta Attenzione a non toccare con le mani nude il composto indicato dai manuali. E' fortemente basico e brucia la pelle ma, anche con gli altri prodotti è sempre meglio usare i guanti. Auguri di successo e poi mostraci i risultati.
Di
Piton
(inviato il 28/12/2016 @ 19:55:07)
Ultimamente ho provato a conciare una pelle di capriolo, semplicemente lavandola e lasciandola ad asciogare. Dopo 2 giorni l’ho conciata ed il risultato sembra buono unico problema, sta perdendo il pelo. Che devo fare per evitare che si speli del tutto?
Di
Greg26
(inviato il 05/10/2017 @ 20:29:45)
@Greg26 - Il problema si è generato proprio durante quel "semplicemente lavandola" perché ha permesso ai batteri della putrefazione di agire indisturbati per troppo tempo. Temo che non ci siano soluzioni alla perdita del pelo perché è il bulbo pilifero che è stato distrutto o fortemente danneggiato ed alla prima sollecitazione cede.
Per il futuro ricorda di ricoprire subito la pelle lato cuoio di ABBONDANTE sale grosso ed arrotolorala su se stessa e poi su alcuni giornali, così la puoi conservare i giorni necessari all'operazione di concia.
Di
Piton
(inviato il 06/10/2017 @ 15:41:04)
Ciao Piton, innanzitutto super complimenti per questo blog a dir poco FANTASTICO!!! Seguendo le tue istruzioni sono già riuscito a conciare alla perfezione (senza averlo mai fatto prima) una pelle di volpe... Non avendo trovato l'acido muriatico al 33% ho usato quello 'da massaia' al 7/10% (130g su 5litri d'acqua) e il risultato è stato ottimo. Ho però una domanda: in questi giorni sto ri-tentando una concia, questa volta di due conigli e mi sono trovato in difficoltà a fare una buona scarificatura. Tu hai qualche particolare consiglio su come farla al meglio, ottimizzando anche i tempi? Non riesco a capire quando smettere di strappare brandelli di derma e mi sembra che per ogni strato che tolgo ce ne sia sempre uno nuovo, più sottile, sotto...! Se ci fosse un video esemplificativo sarebbe l'ideale... Per la mia limitatissima esperienza, ho notato che viene meglio quando la pelle non è proprio 'in trippa', ma quando è stata diverse ore in acqua e poi lasciata asciugare un po', altrimenti i brandelli sono veramente troppo piccoli. Ti ringrazio in anticipo per ogni tipo di suggerimento e auguro a te e tutti i lettori un felice 2018.
Di
Simone
(inviato il 02/01/2018 @ 19:52:55)
@Simone - In soldoni bisogna eliminare tutto ciò che non è derma. Quindi grumi di grasso e striscioline di muscolo rimasti dalla scuoiatura che si riconoscono facilmente perché hanno il colore della carne. Come scrivi anche tu il problema è che tutta questa roba è scivolosissima e per fare presa è meglio usare dei guanti di pezza. Dopo aver fatto questa operazione potresti effettuare una raschiatura con un grosso coltello da cucina molto affilato, da usare sempre con la lama perfettamente verticale rispetto alla pelle. Questa operazione raschia via anche quei pezzettini di grasso o di carne che non si era riusciti ad eliminare ed allarga i pori del derma facendo penetrare meglio il conciante. Attenzione perché con questa operazione a fare un brutto taglio alla pelle ci vuole niente. Grazie per i complimenti.
Di
Piton
(inviato il 03/01/2018 @ 11:38:34)
Buonasera, mi scuso se ripeto una domanda già fatta ma i commenti sono numerosissimi. Sto per conciare due pelli di agnello in base alla ricetta riportata nel suo articolo, sto avendo un po di difficoltà nel pulire il pelo. È pieno di terra, semi...e mi chiedevo se potevo usare balsamo per strecciare più agevolmente i numerosi grumi di pelo. Per il momento ho usato un po' di sapone di Marsiglia per pulire il pelo, risciaquando molto. Inoltre mi chiedo se potrei mettere la pelle non ancora conciata in lavatrice per pulirla del grosso (evitando centrifuga e programmi troppo energici naturalmente). La ringrazio, un cordiale saluto
Di
Chiara
(inviato il 14/02/2018 @ 22:39:27)
@Chiara - Il balsamo lo puoi anche usare ma, quanto ce ne vuole? La lavatrice no, ci abbiamo provato mettendo la pelle in una federa da cuscino ma, i risultati sono stati deludenti e senza federa i peli attappano i filtri della macchina. Vai di sapone di marsiglia, pettine e olio di gomito
Di
Piton
(inviato il 14/02/2018 @ 23:17:01)
ciao piton, innanzitutto grazie mille per i tuoi utilissimi consigli...ho già conciato 6 pelli di coniglio con un ottimo risultato. Le ultime 2 purtroppo, causa contrattempi, non sono riuscito a eseguire un'ottima stiratura e sono rimaste una latta... c'è un modo per farle ritornare morbide ? grazie in anticipo
Di
Eros
(inviato il 07/03/2018 @ 21:14:22)
@ Eros - Sì, devi solo metterla a bagno in acqua fredda fino a quando non ritorna "in trippa" e poi ricominci il processo. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 08/03/2018 @ 11:10:05)
ricominciare il processo intendi la stiratura o tutta la concia ? Come faccio ad inviarti le foto delle altre conce ? :)
Di
Eros
(inviato il 08/03/2018 @ 18:38:12)
@Eros - Non tutta la concia, solo l'asciugatura. Le foto mandale come allegati ad una mail al mio indirizzo di posta che vedi sotto al commento.
Di
Piton
(inviato il 08/03/2018 @ 23:14:29)
Ciao Piton,ben ritrovato. E'un pò che non seguo il Forum.Nel frattempo ho conciato altre pelli,poi in seguito se vuoi posso mandartele. Per la verità vorrei un altro consiglio da te.Vorrei provare a conciare una pelle di cervo ma senza il pelo.Ho letto svariate notizie in giro,penso che il metodo si chiami "calcinatura",correggimi se sbaglio;però non sono riuscito a trovare le dosi e i prodotti giusti per provare a farla.Riesci ad aiutarmi anche questa volta?
Di
Normann
(inviato il 14/05/2018 @ 15:54:18)
@Norman - Devi preparare tre bagni distinti. Nel primo fai una soluzione di acqua e calce spenta (mezzo chilo di calce per dieci litri d'acqua) e cerchi di mantenerla intorno ai 25°C, in questo periodo dell'anno è facile dato che è la temperatura ambiente, ci immergi la pelle e ce la tieni due giorni, alzandola e abbassandola un paio di volte al giorno.
Il secondo bagno lo prepari con un Kg di calce per dieci litri d'acqua, ci immergi la pelle e la tieni per 24 ore, alzandola sempre un paio di volte al giorno, poi a quest'ultimo bagno aggiungi un altro mezzo Kg di calce spenta (per aumentarne la concentrazione). Dopo altre 48 ore si passa al terzo calcinaio, soluzione sempre da dieci litri di acqua ma con due Kg di calce spenta.
Ci si immerge la pelle e la si tiene a bagno fino a quando i peli non si staccano tirandoli, la cosa avverrà in altri due, massimo tre giorni. E' un processo lungo. Ovviamente grambiule di plastica, occhiali e guanti. Gli schizzi di calce non fanno bene.
Di
Piton
(inviato il 14/05/2018 @ 22:10:01)
@Norman - Dimenticavo... Queste operazioni si fanno sulla pelle fresca o appena rinverdita. Dopo questo trattamento non la si può conciare con il metodo del nonno perché la pelle in sezione è diventata fortemente basica, invece per conciarsi velocemente deve essere acida. Quindi devi usare la tecnica di concia descritta in questo articolo. Altra cosa, le pelli in calcinaio devono essere completamente sommerse. Se qualche zona va a contatto con l'aria viene una macchia, irrisolvibile in seguito. Quindi usa dei pesi per convincerla a stare giù, inerti ovviamente.
Di
Piton
(inviato il 14/05/2018 @ 22:29:21)
Ciao, ho conciato una pelle di nutria ed il risultato mi sembra buono: la pelle è morbida anche se nella zona della schiena risulta un po' più rigida e spessa e si sente un odore non molto gradevole. Vorrei però eliminare i peli più lunghi e lasciare solo la pelliccia più morbida e folta. Ho visto in un paio di video che per fare ciò si mette la pelliccia su un'asse e con un bastone si esercita una forte pressione su e giù dopo aver cosparso il pelo con manciate di una polvere che non ho identificato. Ho provato ma il risultato non è soddisfacente ed anzi ho tolto un po' di quel piumino che vorrei preservare. Per caso il tuo libro dice qualcosa a riguardo? Grazie
Di
Carlo
(inviato il 18/11/2018 @ 20:56:34)
@Carlo - I metodi chimici si usano per eliminare totalmente il pelo. Per regolarizzarlo l'unico modo è usare un tosatore, tipo macchinetta elettrica per tagliare i capelli, con i distanziatori regolati in modo che lascino il pelo lungo quanto desiderato ma con lunghezza costante.
Sulla schiena la pelle è più spessa, quindi è normale che sia amche più dura e consistente al tatto. L'odore se ne va col tempo.
Di
Piton
(inviato il 19/11/2018 @ 10:44:38)
Forse ho trovato qualcosa tra le anteprime su Google libri di "il tecnico operaio conciatore e pellicciaio". Dice che per eliminare le setole più grosse di devono portare le pelli a 37 gradi, quindi cospargerle di gesso e effettuare un'operazione che ricorda quella di scarnitura. In questo modo dovrebbe rimanere solo il piumino più soffice. Non capisco però in che fase del processo di concia vada effettuata questa lavorazione, anche perché è descritta per la concia all'olio.
Di
Carlo
(inviato il 19/11/2018 @ 23:44:05)
@Carlo - Ho il libro che citi. Non sono riuscito a trovare il passo che indichi. La concia all'olio si fa su pelli a cui è stato eliminato il pelo e, addirittura, eliminato anche il "fiore" spaccando la pelle per lungo con apposite macchine. Anche da un punto di vista fisico non mi è chiaro come si possano eliminare a strappo solo i peli lunghi lasciando quelli corti. Secono me, se insisti, farai solo danni
Di
Piton
(inviato il 20/11/2018 @ 10:25:46)
Buona sera, potrebbe darmi dei consigli sulla concia al cervello? Ho provato a farne una di pecora ma una volta che ha assorbito gli oli è rimasta dura e non morbida!! Cone faccio a renderla morbida e vellutata? Grazie Nicola
Di
Nicola
(inviato il 27/11/2018 @ 19:27:52)
@Nicola - Purtroppo non so cosa suggerirti perché è un tipo di concia di cui ho solo letto qui sul blog. Non è presente nel libro sulla conceria che possiedo e non ho mai praticato. Immagino però che le operazioni di stiramento descritte per la concia all'allume siano necessarie per qualsiasi tipo di concia ma, le mie sono solo supposizioni. Se riesci ad ottenere un risultato decente condividilo con noi. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 28/11/2018 @ 09:53:03)
Capisco, grazie mille lo stesso.. in ogni caso anche conciando all allume per renderla morbida, bisogna stirarla quando ancora bagnata e non aspettare che secchi, giusto?
Di
Nicola
(inviato il 28/11/2018 @ 23:00:05)
@Nicola - Quando la pelle è bagnata non si stira perché è elastica e tirandola ritorna subito nella condizione precedente. Devi stirare le macchie di asciutto man mano che si formano e PRIMA che siano tanto asciutte da sembrare latta. Quella zona si screpolerà diventando bianca e restando bianca.
Di
Piton
(inviato il 29/11/2018 @ 10:29:36)
Salve, ho provato a conciare una pelle di capriolo e mi sono trovato bene con questa tecnica ma ho una domanda: se volessi conciare la pelle di un animale con la coda, ad esempio una volpe, come devo comportarmi con le ossa presenti all'interno? Vanno rimosse tagliando la pelle o può essere conciata così? Grazie
Di
Matteo
(inviato il 28/01/2019 @ 14:31:49)
@Matteo - Devi aprire la coda per il lungo e rimuovere tutte le ossa prima della concia. Se non lo fai puzzerà sempre di putrefatto
Di
Piton
(inviato il 29/01/2019 @ 11:00:26)
Buongiorno a tutti, ho provato a conciare una pelle di agnello con il metodo di sopra, il risultato mi sembra ottimo, solo ho un problema...Sul lato cuoio, e sul lato pelo(sotto di esso, in fase di asciugatura, si sono formate delle chiazze di muffa grigio/verde. Inoltre, sono rimasti nel sottopelo dei residui di mistura d'uovo. Sto provando ad eliminarla spazzolando, ma con molte difficoltà. Sicuramente il problema si è verificato a causa del lento asciugamento che ho effettuato in un ripostiglio all'esterno con una finestra aperta. Avete qualche consiglio per eliminare la muffa? Grazie
Di
Tino
(inviato il 08/01/2020 @ 11:09:49)
@Tino - Purtroppo no. E' successo anche a noi lasciando una pelle conciata in cantina con umidità alta. Si sono formate muffe che non siamo riusciti ad eliminare e abbiamo buttato tutto. Però, ripensandoci, prima di buttarla potresti provare a spostarla in un ambiente molto secco, le muffe dovrebbero morire seccandosi e poi potresti provare a spazzolarle. Vale lo stesso per i residui d'uovo. Se sono secchi pettinando la pelle si eliminano.
Di
Piton
(inviato il 09/01/2020 @ 12:17:58)
Salve ho un amica che ha le capre volevamo conciare le pelli, posso usare l'acido solforico al posto del HCl mantenendo il ph e l'acido tartarico come tempone.
Di
Fabio
(inviato il 07/04/2022 @ 15:49:07)
@Fabio - Non lo so perché non li abbiamo mai usati. L'acido solforico scioglie i tessuti organici quindi, a naso, non dovrebbe essere una buona scelta. L'acido tartarico e l'acido solforico costano molto più del sale e dell'acido muriatico. Non riesco ad immaginare i motivi che ti spingono a questa scelta ma, se vuoi provare prova e poi facci sapere.
Di
Piton
(inviato il 08/04/2022 @ 11:08:49)
Buonasera, possiedo una vecchia coperta di pelle di pecora che, penso, è stata cucita su uno strato di tessuto perché al rovescio è appunto fatta di tessuto e la pelle non è visibile. Pensavo di poterla lavare e a questo scopo l'ho messa in ammollo nella vasca da bagno con poco detergente. Purtroppo dopo un po' ho notato che la pelle sotto il pelo si disfaceva letteralmente nell'acqua, come se si sciogliesse. Allora l'ho tolta dall'acqua e messa ad asciugare. Ora la pelle è rigida e friabile, impossibile piegarla senza che si rompa in mille pezzi, ahimé! Come posso fare? C'è modo di salvarla? Grazie mille!
Di
Isabella
(inviato il 16/12/2022 @ 16:11:40)
@Isabella - Purtroppo non c'è rimedio. Ormai è andata. Buttala.
Di
Piton
(inviato il 18/12/2022 @ 14:56:35)
Salve e complimenti per l'interessantissimo blog. Un'oasi in mezzo al più orrendo deserto fatto di ignoranza, approssimazione e, spesso, di ignobile disinformazione. Avevo 4 belle pelli di volpe. Seguendo i consigli, i dosaggi e le tempistiche suggerite da Piton mi sono buttato nell'impresa. PRIMA PELLE. Date difficoltà iniziali, non avendolo mai fatto prima, il risultato è stato buono: pelle morbida, pelo forte e splendente. SECONDA PELLE. Le prime difficoltà, soprattutto riguardo alla scarnatura, le ho superate agevolmente: con molta fatica mi sono costruito coltelli idonei alla bisogna. Rispetto dei tempi e dei dosaggi al minuto secondo. Risultato: ottimo! Pelle morbidissima, sottile, pelo resistente, lucido e morbido! TERZA PELLE. Ho iniziato la concia questo pomeriggio. Prevedo che il risultato sarà eccellente perché, nel frattempo, mi sono costruito un telaio con tiranti elastici che mi aiuteranno ulteriormente a stirare la pelle in fase di asciugatura. Inserirò delle foto non appena avrò capito come procedere. Grazie a tutti, soprattutto a Piton.
@Giuseppe Rocchi - Grazie per il commento lusinghiero. A proposito del telaio coi tiranti, fai attenzione a non farci troppo affidamento. Non puoi aspettare che la pelle si asciughi su di esso e rimanga morbida. Se si asciuga senza stirature diventerà comunque una latta, elastici o non elastici. Complimenti per i risultati ottenuti finora e auguri per quelli futuri.
Di
Piton
(inviato il 05/02/2023 @ 11:17:15)
@Giuseppe Rocchi - P.S. Ad evitare lo SPAM i visitatori non possono inserire immagini. Mi scrivi una email e alleghi le foto, poi le inserisco io sul Blog.
Di
Piton
(inviato il 05/02/2023 @ 11:53:37)
Grazie Piton per i suggerimenti supplementari. Ovviamente ho stirato le pelli, come da te suggerito. Il telaio con gli elastici serve solo per tenere la pelle in tensione in modo uniforme e simmetrico. Dove trovo la tua mail per inviarti alcune foto?
@Giuseppe Rocchi - La mia mail è piton@lacucinaditonia.com
Di
Piton
(inviato il 11/02/2023 @ 10:37:24)
Ciao, ho visto che hai già risposto circa la pelle di volpe. Ma a me hanno regalato solo delle code. Posso procedere nello stesso modo? E rispetto a quella nervatura che c’è all’interno? Va tolta prima della concia o la lascio così? Grazie mille
Di
Stefania
(inviato il 10/01/2024 @ 20:59:14)
@Stefania - All'interno non c'è una nervatura ma delle ossa. Non puoi lasciarle. Devi aprire la coda ed eliminare gli ossicini al suo interno, poi procedi con la concia come descritto. Auguri di successo.
Di
Piton
(inviato il 11/01/2024 @ 13:01:01)
Scusate sono ancora io. Sono alla seconda fase di concia. Ho messo 3 pelli di coniglio, 1 coda di volpe e un pezzo di pelle di cervo. Non ho capito dove metterle poi ad asciugare, su quale supporto. (Legno, cellophane, a cavallo di un bastone). Mi dareste un aiuto? Grazie
Di
Stefania
(inviato il 26/02/2024 @ 19:50:09)
@Stefania - A cavallo di un bastone va benissimo. All'ombra però, è importante. Devono asciugare lentamente per darti il tempo di stendere le fibre man mano che si asciugano.
Di
Piton
(inviato il 27/02/2024 @ 12:09:28)
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