Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Tutti ci hanno detto che vive da queste parti, incontrarla dovrebbe essere facilissimo e invece tanto facile non è! Dice la leggenda che aveva vinto un giovane in una gara atletica e l'amico di lui per gelosia e per rabbia la uccise. E così Pallade-Atena, impietosita, la trasformò in un alberello odoroso dai fiori bianchissimi. Qualcosa di simile era successo a Dafne che per sfuggire alle voglie di Apollo chiese agli Dei ed ottenne di essere trasformata in una pianta di alloro. Dafne è un'amica antica che apprezziamo molto e ogni volta che incontriamo una pianta di alloro attraverso le sue foglie ci ricordiamo di Lei. Il Mirto invece non l'abbiamo mai incontrato. Tutti concordano nell'affermare che in Sardegna cresce spontaneo, addirittura come una pianta infestante, così ci siamo inoltrati lungo strade bianche convinti di trovarlo con facilità. Abbiamo incontrato distese di Rosmarino selvatico odorosissimo, Cliccando sulle immagini si ingrandiscono ... Continua...
L'estate è arrivata e con essa le ustioni da troppo sole. L'iperico è una delle "piante dimenticate" ma, una volta era considerato a ragione, un toccasana. Nei libri di erboristeria ... Continua...
Cliccando sulle foto si ingrandiscono Per molto tempo non siamo riusciti ad apprezzarli perchè cucinati a frittata li trovavamo sgradevoli e troppo amari. Lessandoli prima di fare la frittata perdono l'amaro ma, non sanno più di niente e quindi, dopo i primi entusiasmi connessi alla loro ricerca e raccolta, gli scarsi risultati in cucina ce li avevano fatti quasi dimenticare. Però, il sempre vivido entusiasmo degli "indigeni" per questa leccornia ci ha spinto ad una indagine culinaria più approfondita ed abbiamo scoperto che c'è un modo di cucinarli con la pasta che è risultato davvero eccellente. La ricetta la trovate QUI Prima di cucinarli è necessario raccoglierli, per raccoglierli è necessario vederli e per vederli è necessario sapere dove e cosa guardare. Gli asparagi selvatici sono i "polloni" di una pianta che si chiama asparagina, quindi ... Continua...
Questi sono i giorni giusti per imparare a riconoscerla. Ha una pessima nomea perché la ricordiamo come la pianta che hanno usato per uccidere Socrate. I libri sulle erbe raccontano di bambini fortemente intossicati perchè giocavano con il suo fusto cavo usandolo come cerbottana. Il veleno che contiene si chiama "coniina", un alcaloide tossico che provoca l'interruzione nei collegamenti dei nervi che comandano i muscoli. ... Continua...
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