Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 01/04/2007
Alla Zia non e' mai stato permesso di entrare nella nostra tana. Ogni tanto, quasi sempre, ci provava e correva su per le scale sparendo in una curva strettissma dietro la cucina dove sapeva c'era la sorgente del cibo, buonissimo. Esci immediatamene era l'urlo di rito che lei faceva finta di non sentire se non dopo aver gustato alcuni rapidi bocconi che, con il passare degli anni, erano molto aumentati di numero. Entrava sapendo che non doveva e stava sempre all'erta, pronta a scappare al minimo accenno della nostra rabbia finta. L'altro ieri no. E' entrata salendo le scale faticosamente. Si e' fermata in cima e mi ha guardato in fondo agli occhi, ed io nei suoi. Io resto qui dicevano i suoi occhi ed erano stanchi. Era incredibilmente magra. I cuccioli se l'erano succhiata, letteralmente. Ha fame disse Lei e le offri' latte e cibo. E' venuta qui a morire disse Lui. Non ha toccato cibo, gli antibiotici non hanno fatto alcun effetto e stanotte è morta, al caldo del camino e con il ricordo recente delle nostre carezze. Perche' ha scelto di morire tra noi ? Tra i piccoli una femmina con un segno "V" marcato sulla fronte appena ci sentiva entrare o uscire cominciava a gridare venendoci incontro, arrampicandosi sulle pareti della scatola e cadendone goffamente fuori mentre tutti i suoi fratelli tranquillamente dormivano. C'era una empatia immediata ed evidente tra noi. Bellissima Vale dagli occhi azzurri.  Avevamo deciso di allevarla noi, insieme ad uno dei suoi fratelli, per alleggerire il compito all'ultima madre rimasta. Quattro cuccioli una gatta ce la fa a crescerli, sei non so. Stamattina siamo andati a cercare alla grande fiera un biberon per gatti. Ne abbiamo comprati due, uno di riserva. Appena tornati nessuno gridava, dormivano tutti. Vale non c'era piu'. Seneca scrisse: "Invulnerabile non e' chi non viene mai colpito ma, chi, sebbene colpito, non risulta ferito". Ok, non e' successo niente. Siamo invulnerabili. Da fuori Piton non risulta ferito ma, cazzo quanto fa male... ed anche gli invulnerabili si incazzano come Achille e la sua ira funesta.
Un amico scriveva: - quanto gli volevo bene! - Si dice di tutti i trapassati... consolati, lo diranno anche di te...  " ed un altro: - Di me no, io non lascio nessuno dietro..polvere nel mare, null'altro Trovo sgradevole l'idea che nessuno possa dire che mi voleva bene o che il mio sparire sia evento assolutamente trascurabile in quanto influivo sulla sua esistenza quanto una pulce d'acqua che vive su una spiaggia del mar della cina. Gradirei che almeno un altro vivente, possibilmente umano, possa sentire la mia mancanza perché la mia presenza gli ha causato sensazioni tanto piacevoli da volerle ripetere, in qualsiasi senso. Indirettamente é la descrizione del desiderio di successo della forma di vita che rappresento. Ritengo che questa forma di vita sia bella ma, se questa 'bellezza' la percepissi solo io e tutte, tutte le altre forme di vita la percepissero invece brutta, banale, insignificante o addirittura dannosa sarebbe un durissimo colpo per questa configurazione. Con il verificarsi dell'ultima opzione dovrebbe dichiarare guerra al mondo... o suicidarsi. Mi piace di più pensare che la maggioranza dei viventi che hanno incontrato questa forma di vita possano raccontarselo e raccontarlo come incontro *piacevole* , in qualsiasi modo sappiano farlo... ed averne nostalgia quando non ci sarà più. Uno ci deve essere per forza, almeno uno, anche fosse gatto.
Fotografie del 01/04/2007
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